07-11-14, 10:19 AM
Nessuno ha detto che non si deve usare la tecnologia. A noi qui serve un casino per trovare informazioni e scambiare pareri, poi spegniamo tutto e andiamo in officina (stamattina sono andato in garage alle sei prima di andare al lavoro). Internet è al mio servizio.
Â
Qua invece si parla di gente che NON SI STACCA MAI e entra in crisi se un cogxlione ha scritto su FB che ce l'ha piccolo o che la sua macchina fa schifo. Ma una crisi vera, da psicologo, vedi gente che si è suicidata per foto in rete o minkiate del genere. Il danno è che non capita solo ad adolescenti ma anche a gente adulta (più raramente sopra i 40 anni). Ecco quello è il pericolo più grave, il pericolo che vivono i nostri ragazzi....Cioè il ritenere che NON ESISTA ALTRA VITA AL DI FUORI DEI SOCIAL è il baratro verso cui stiamo scivolando.
Â
Io ho dei colleghi di 30 anni che magari mettono qualche foto su FB, scrivono su qualche forum poi la mattina alle cinque vanno a funghi o a sciare o partono in bici per il colle della Fauniera o in moto sul Tenda... Ma ce ne sono una buona metà (tendenzialmente i più giovani) che non fanno una cippa, tutto il giorno a pensare quanti "like" prendono per la stronxata sparata contro Renzi o Morgan... il tutto scritto con un italiano da prima elementare.
Â
La differenza è tutta qui: stare in casa a chattare tutto il giorno e avere una vita solo virtuale, è un comportamento da sfigati colossali, ma oggi è la norma. Però così non si cresce, non si diventa uomini davanti a una tastiera. Alla prima difficoltà questa gente che gira in OGNI occasione in tuta da ginnastica & felpa (dimostrando un buon gusto da idioti) va in crisi alla prima rogna seria... Quello che mi spaventa delle nuove generazioni non è il loro livello tecnologico (in realtà limitato a tre funzioni) ma la loro mancanza di identità e di contatto con la realtà .. Tanto che non si capisce nemmeno più chi è maschio e chi è femmina.
Â
Qua invece si parla di gente che NON SI STACCA MAI e entra in crisi se un cogxlione ha scritto su FB che ce l'ha piccolo o che la sua macchina fa schifo. Ma una crisi vera, da psicologo, vedi gente che si è suicidata per foto in rete o minkiate del genere. Il danno è che non capita solo ad adolescenti ma anche a gente adulta (più raramente sopra i 40 anni). Ecco quello è il pericolo più grave, il pericolo che vivono i nostri ragazzi....Cioè il ritenere che NON ESISTA ALTRA VITA AL DI FUORI DEI SOCIAL è il baratro verso cui stiamo scivolando.
Â
Io ho dei colleghi di 30 anni che magari mettono qualche foto su FB, scrivono su qualche forum poi la mattina alle cinque vanno a funghi o a sciare o partono in bici per il colle della Fauniera o in moto sul Tenda... Ma ce ne sono una buona metà (tendenzialmente i più giovani) che non fanno una cippa, tutto il giorno a pensare quanti "like" prendono per la stronxata sparata contro Renzi o Morgan... il tutto scritto con un italiano da prima elementare.
Â
La differenza è tutta qui: stare in casa a chattare tutto il giorno e avere una vita solo virtuale, è un comportamento da sfigati colossali, ma oggi è la norma. Però così non si cresce, non si diventa uomini davanti a una tastiera. Alla prima difficoltà questa gente che gira in OGNI occasione in tuta da ginnastica & felpa (dimostrando un buon gusto da idioti) va in crisi alla prima rogna seria... Quello che mi spaventa delle nuove generazioni non è il loro livello tecnologico (in realtà limitato a tre funzioni) ma la loro mancanza di identità e di contatto con la realtà .. Tanto che non si capisce nemmeno più chi è maschio e chi è femmina.
"Indicare se cieco, sordo, scemo di mente o mentecatto" - Censimento del Regno d'Italia, 1861.
Proud founder of
Proud founder of