Il tramonto della passione?

[Sunnybob]

Avete ragione tutti e due. Il mondo cambia. Noi più anziani rimaniamo al palo e non capiamo completamente. Però fin dove riusciamo a capire e a smanettare non è che ci tiriamo troppo indietro. L'altra sera ci siamo trovati a cena, in sei, tutti proprietari di auto americane storiche. Tutti con lo smartphone, che abbiamo usato anche per trovarci. Certo, avremmo potuto farne a meno. Avremmo potuto telefonarci o magari anche scriverci. Non sarebbe stato cosi comodo! Poi c'è il rovescio della medaglia, siamo un pochino schiavi delle nuove tecnologie. Sembrava un film di Verdone, tutti col cellulare sul tavolo pronti a smanettare ogni tre minuti. L'ho persino detto quando ad un certo punto metà di noi era impegnato a vedere nonsisabenecosa.

 

Quindi il problema non sono gli strumenti, che anzi sono un passo avanti e consentono una vita più comoda. Il problema sono gli esseri umani a volte incapaci di usarli correttamente. Poi ovvio che c'è anche una certa demonizzazione del nuovo. Quando ero piccolo girava la voce di bambini che si erano gettati dalla finestra per emulare i cartoni visti in tv. Oggi noi consideriamo decerebrati i teen agers che non si staccano da internet.  E se cambia il mondo perchè non dovrebbe cambiare l'automobile? Essa non è più al centro delle aspirazioni umane, almeno non quanto lo era 50 anni fa. Adesso prende piede il car sharing, quindi l'idea che non serve avere un'auto per usarla e le persone sono più sensibili al "quanto consuma" piuttosto del "quanto fa". A chi compera una Classe A non importate se la trazione è anteriore, posteriore, integrale o a cuscino d'aria. Basta che funzioni. E' così. Non si torna indietro.

 

I giovani sono figli dell'epoca in cui vivono. Alcuni avranno ancora interesse nel motorismo, altri no. Prendiamo atto e tiriamo avanti, godendo noi del piacere di guidare una convertibile senza le cinture e senza un fastidioso roll bar che ci incombe sulla testa! Finchè possiamo farlo...