18-11-09, 12:54 AM
Vediamo prima alcune considerazioni partendo da lontano per capire il presente......se ci riesco.....
La legge considera mezzi atipici i motoveicoli e gli autoveicoli d'epoca, nonch? i motoveicoli e gli autoveicoli di interesse storico e collezionistico quelli di cui risulti l'iscrizione in uno dei seguenti registri: ASI, Storico Lancia, Italiano FIAT, Italiano Alfa Romeo, Storico FMI.
[url="http://www.aci.it/index.php?id=582"]CDS art. 60, comma 1 e 4[/url]
Fra i veicoli atipici, previsti dall'[url="http://www.aci.it/index.php?id=632"]art. 80, comma 4 del nuovo codice della strada[/url], ci sono i veicoli destinati al trasporto di persone con numero di posti superiore a nove compreso quello del conducente, per gli autoveicoli destinati ai trasporti di cose o ad uso speciale di massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 t, per i rimorchi di massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 t, per i taxi, per le autoambulanze, per i veicoli adibiti a noleggio con conducente e come su riportato dall'art 60 le nostre amate vecchiette.....
Per queste l'art. 80 dispone che la revisione deve essere disposta annualmente, salvo che siano stati gi? sottoposti nell'anno in corso a visita e prova ai sensi dei commi 5 e 6, e viene anche ribadito dalla [url="http://www.officinabartolini.it/4437-M360.htm#P10"]Circolare del DTT n. 4437/M360 del 26/11/2003, punto 10[/url], quella che permetteva la reimmatricolazione dei veicoli radiati d'ufficio, targhe e libretto etc etc...la quale menziona per la prima volta che nel caso di riemissione del libretto, si doveva inserire che il veicolo ? d'interesse storico o collezionistico proprio sul libretto o addirittura il numero di iscizione ASI.
Dal 2004, quindi, nel caso di reimmatricolazioni con riemissione del libretto, o libretto nuovo o in sostituzione o aggiornamento, viene inserita tale dicitura per permettere alle forze dell'ordine di identificare il mezzo.
Pare ovvio, quindi, che se sul libretto troviamo la scritta "veicolo di interesse storico iscritto nei registri ecc. ecc. dobbiamo fare la revisione annualmente.
Questa mia affermazione viene confermata da una risposta ufficiale del Ministero dei Trasporti con numero di protocollo 2370 del 21 aprile 2009 che cita:
PER CIO' CHE ATTIENE I VEICOLI DI INTERESSE STORICO E COLLEZIONISTICO, SI RITIENE CHE DEBBANO ESSERE REVISIONATI ANNUALMENTE SOLO QUEI VEICOLI LA CUI CARTA DI CIRCOLAZIONE RIPORTA L'ANNOTAZIONE "VEICOLO DI INTERESSE STORICO E COLLEZIONISTICO" . Risulta palese quindi che, in tutti i casi in cui il veicolo ha ottenuto l'Attestato di Storicit? o il Certificato di Identit? ASI (che non impone nessuna annotazione sul documento di circolazione del mezzo), la revisione dovr? essere fatta OGNI 2 ANNI. E' utile a tal fine consultare la circolare prot. 4437-m360 del 26.11.2003 del Ministero dei Trasporti."
Quindi dovrebbero essere sottoposti a revisione annuale solo i veicoli reimmatricolati tramite il certificato caratteristiche tecniche Asi e non quelli omologati o iscritti Asi poich? solo nel primo caso (vedi veicoli importati, restaurati e poi immatricolati in Italia con targa nuova) risulta sul libretto di circolazione la dicitura " veicolo di interesse storico e collezionistico".
Ma attenzione prima cosa ? una risposta ad un quesito anche se protocollato, secondo poi, se facciamo la revisione ogni due anni e quindi potenzialmente soddisfiamo quanto prescritto (ammesso e non concesso che le forze dell'ordine siano aggiornate), in che situazione ci potremmo trovare con le assicurazioni in caso di incidente nel secondo anno di revisione, con possibilit? di appello al fatto che da C.d.S. e quindi veicoli atipici la revisone ? annuale ?
Basterebbe una risposta ad un quesito? e se quel quesito ha completamente scardinato il C.d.S. chi ha pi? forza di legge ?
Il discorso ? che c'? un p? di confusione tra veicoli d'epoca e di interesse storico e colezionistico, tra obbligatoriet? di iscrizione ASI o meno, tra assicurazioni ridotte con iscrizione ASi o non ASI, su aggiornamenti della carta di circolazione con menzione del veicolo o meno, su reimmatricolazione etc etc, non tanto nelle teste degli appassionati, ma in quelle del legislatore, in quelle delle forze dell'ordine che se ti fermano in zone di circolazione limitata o vietata ad euro O, magari ? permessa alle auto storiche quindi se mi ferma e dico che sono auto storica e posso circolare allora perch? non faccio la revisione annuale ?
La storicit? la da l'et? del mezzo? L'iscrizione ASI? O la menzione a libretto? Ed ancora siamo atipici o se iscritti ASI possimo fare la revisione ogni due anni?
Ed ? proprio il nuovo DDL di Berselli che dovrebbe fare chiarezza cos? come si evince dai discorsi del Sen. Filippo Berselli e Roberto Loi alla Fiera dell'Auto e Moto d?Epoca di Padova, che ricordando dichiaravano:
Tra le disposizioni inserite nel decreto Ministeriale, che entrer? in vigore a giorni, la pi? rilevante riguarda le revisioni dei veicoli storici, la cui cadenza viene spostata da annuale a biennale, equiparando cos? gli stessi, ai normali veicoli con pi? di 4 anni di et?, ed eliminando la classificazione di ?veicoli atipici? che accomunava un Fiat Nuova 500, ad una ambulanza o a un altro veicolo di soccorso.
Purtroppo di ufficiale in data 3 novembre c.a. c'? solo questo:
[url="http://img264.imageshack.us/img264/4357/emanandodecretoinmateri.pdf"]Robe da matti....[/url]
Infine, scusandomi della lungaggine, ho cercato di unire parecchie considerazioni e articoli di legge sparsi in internet, si pu? sintetizzare che se a libretto c'? in qualche modo la dicitura "veicolo di interesse storico iscritto nei registri ecc. ecc." dobbiamo revisionare annualmente, altrimenti ogni due anni...
Aspettiamo nuovi eventi.......
La legge considera mezzi atipici i motoveicoli e gli autoveicoli d'epoca, nonch? i motoveicoli e gli autoveicoli di interesse storico e collezionistico quelli di cui risulti l'iscrizione in uno dei seguenti registri: ASI, Storico Lancia, Italiano FIAT, Italiano Alfa Romeo, Storico FMI.
[url="http://www.aci.it/index.php?id=582"]CDS art. 60, comma 1 e 4[/url]
Fra i veicoli atipici, previsti dall'[url="http://www.aci.it/index.php?id=632"]art. 80, comma 4 del nuovo codice della strada[/url], ci sono i veicoli destinati al trasporto di persone con numero di posti superiore a nove compreso quello del conducente, per gli autoveicoli destinati ai trasporti di cose o ad uso speciale di massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 t, per i rimorchi di massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 t, per i taxi, per le autoambulanze, per i veicoli adibiti a noleggio con conducente e come su riportato dall'art 60 le nostre amate vecchiette.....
Per queste l'art. 80 dispone che la revisione deve essere disposta annualmente, salvo che siano stati gi? sottoposti nell'anno in corso a visita e prova ai sensi dei commi 5 e 6, e viene anche ribadito dalla [url="http://www.officinabartolini.it/4437-M360.htm#P10"]Circolare del DTT n. 4437/M360 del 26/11/2003, punto 10[/url], quella che permetteva la reimmatricolazione dei veicoli radiati d'ufficio, targhe e libretto etc etc...la quale menziona per la prima volta che nel caso di riemissione del libretto, si doveva inserire che il veicolo ? d'interesse storico o collezionistico proprio sul libretto o addirittura il numero di iscizione ASI.
Dal 2004, quindi, nel caso di reimmatricolazioni con riemissione del libretto, o libretto nuovo o in sostituzione o aggiornamento, viene inserita tale dicitura per permettere alle forze dell'ordine di identificare il mezzo.
Pare ovvio, quindi, che se sul libretto troviamo la scritta "veicolo di interesse storico iscritto nei registri ecc. ecc. dobbiamo fare la revisione annualmente.
Questa mia affermazione viene confermata da una risposta ufficiale del Ministero dei Trasporti con numero di protocollo 2370 del 21 aprile 2009 che cita:
PER CIO' CHE ATTIENE I VEICOLI DI INTERESSE STORICO E COLLEZIONISTICO, SI RITIENE CHE DEBBANO ESSERE REVISIONATI ANNUALMENTE SOLO QUEI VEICOLI LA CUI CARTA DI CIRCOLAZIONE RIPORTA L'ANNOTAZIONE "VEICOLO DI INTERESSE STORICO E COLLEZIONISTICO" . Risulta palese quindi che, in tutti i casi in cui il veicolo ha ottenuto l'Attestato di Storicit? o il Certificato di Identit? ASI (che non impone nessuna annotazione sul documento di circolazione del mezzo), la revisione dovr? essere fatta OGNI 2 ANNI. E' utile a tal fine consultare la circolare prot. 4437-m360 del 26.11.2003 del Ministero dei Trasporti."
Quindi dovrebbero essere sottoposti a revisione annuale solo i veicoli reimmatricolati tramite il certificato caratteristiche tecniche Asi e non quelli omologati o iscritti Asi poich? solo nel primo caso (vedi veicoli importati, restaurati e poi immatricolati in Italia con targa nuova) risulta sul libretto di circolazione la dicitura " veicolo di interesse storico e collezionistico".
Ma attenzione prima cosa ? una risposta ad un quesito anche se protocollato, secondo poi, se facciamo la revisione ogni due anni e quindi potenzialmente soddisfiamo quanto prescritto (ammesso e non concesso che le forze dell'ordine siano aggiornate), in che situazione ci potremmo trovare con le assicurazioni in caso di incidente nel secondo anno di revisione, con possibilit? di appello al fatto che da C.d.S. e quindi veicoli atipici la revisone ? annuale ?
Basterebbe una risposta ad un quesito? e se quel quesito ha completamente scardinato il C.d.S. chi ha pi? forza di legge ?
Il discorso ? che c'? un p? di confusione tra veicoli d'epoca e di interesse storico e colezionistico, tra obbligatoriet? di iscrizione ASI o meno, tra assicurazioni ridotte con iscrizione ASi o non ASI, su aggiornamenti della carta di circolazione con menzione del veicolo o meno, su reimmatricolazione etc etc, non tanto nelle teste degli appassionati, ma in quelle del legislatore, in quelle delle forze dell'ordine che se ti fermano in zone di circolazione limitata o vietata ad euro O, magari ? permessa alle auto storiche quindi se mi ferma e dico che sono auto storica e posso circolare allora perch? non faccio la revisione annuale ?
La storicit? la da l'et? del mezzo? L'iscrizione ASI? O la menzione a libretto? Ed ancora siamo atipici o se iscritti ASI possimo fare la revisione ogni due anni?
Ed ? proprio il nuovo DDL di Berselli che dovrebbe fare chiarezza cos? come si evince dai discorsi del Sen. Filippo Berselli e Roberto Loi alla Fiera dell'Auto e Moto d?Epoca di Padova, che ricordando dichiaravano:
Tra le disposizioni inserite nel decreto Ministeriale, che entrer? in vigore a giorni, la pi? rilevante riguarda le revisioni dei veicoli storici, la cui cadenza viene spostata da annuale a biennale, equiparando cos? gli stessi, ai normali veicoli con pi? di 4 anni di et?, ed eliminando la classificazione di ?veicoli atipici? che accomunava un Fiat Nuova 500, ad una ambulanza o a un altro veicolo di soccorso.
Purtroppo di ufficiale in data 3 novembre c.a. c'? solo questo:
[url="http://img264.imageshack.us/img264/4357/emanandodecretoinmateri.pdf"]Robe da matti....[/url]
Infine, scusandomi della lungaggine, ho cercato di unire parecchie considerazioni e articoli di legge sparsi in internet, si pu? sintetizzare che se a libretto c'? in qualche modo la dicitura "veicolo di interesse storico iscritto nei registri ecc. ecc." dobbiamo revisionare annualmente, altrimenti ogni due anni...
Aspettiamo nuovi eventi.......