Raccontate la storia della vostra prima americana

[mopar]

Non ? culo quello di Piva. E' perseveranza, seriet? e passione. Che sono state premiate. Se non fosse stato cos? determinato nel perseguire il suo sogno, cos? assiduo nel frequentare Daniele, cos? avido di conoscenza, mai pi? la macchina sarebbe stata sua.

Detto questo, mi auguro che tu voglia verniciare di azzurro ANCHE le teste ed il collettore di aspirazione.....

[Guest]

sono daccordo, e poi le cose sudate e inseguite a lungo ,bramate per tanto tempo, quando le raggiungi danno una soddisfazione immensa.

le cose facili da perseguire il giorno dopo gia le dimentichi.

[Tarizza]

Non per niente spesso la prima americana arriva non nel primo mese in cui la si cerca, ma magari dopo un' anno, mentre altri ci mettono lo stesso o pi? tempo per arrivare a farci il primo giro!



Ciao!

[PivaJr]

[quote name='mopar' post='62161' date='15/3/2007, 15:56']Non ? culo quello di Piva. E' perseveranza, seriet? e passione. Che sono state premiate. Se non fosse stato cos? determinato nel perseguire il suo sogno, cos? assiduo nel frequentare Daniele, cos? avido di conoscenza, mai pi? la macchina sarebbe stata sua.

Detto questo, mi auguro che tu voglia verniciare di azzurro ANCHE le teste ed il collettore di aspirazione.....[/quote]



Troppo buono! Cmq sono onorato dei complimenti fatti... ma col quiz che far? azzurre teste e collettore ... anche perch? potrebbe arrivare in un futuro abbastanza prossimo un collettore edelbrock in alluminio...



Ciau

[mopar]

Quando uno ? zarro dentro.....

[Guest]

Qualcosa dal Metalpapi l'ha preso!!!!!

[Guest]

Un saluto a tutti e complimenti per questo 3d.

L ho letto tutto e devo dire che mi ci vuole un bel coraggio a scrivere .....in mezzo a tanti appassionati,guru,e svalvolati per le "americane....anche perche nn n? ho ancora una!......ancora per un mese

La mia prima americana la guidai nel1981.....fu una Chevy Citation(mostruosa Cagata),che dovevo portare da Rochester(Ny) a Medicine Bow(wy).....in Nebraska per?, il cambio si dissolse in microparticelle metalliche.....

Mentre aspettavamo che l auto venisse rimessa in condizione di marciare,il capo dei pompieri della cittadina ci invito a casa sua,e tra una Coors e l altra ci magnificava le bellezze dello stato.............peccato che avesse 4 figli che giocavano ai meccanici con una Nova,Camaro rs,Firebird 455Ho....ed una Trans-am 6.6 nera....guidata da una Gnocca da film....la figlia!

NN vi st? a spiegare tutta la storia....fatto st? che .....se prima di partire ero appassionato.....dopo aver guidato la Trans-am sono impazzito!!!

Il viaggio continu? per tutti gli States dove alla fine incontrai una Caddy Sedan Deville 425.....a cui sfregiai un sedile(damascato)con un cacciavite inavvertitamente infilato nella tasca posteriore..........nn vi racconto l incazzatura del proprietario che per punizione me la prest? per un mese...........tanto lui andava al Cantiere con un vecchio F150....

Per anni ho continuato a cercare un americana qui in Italia.....ma complice anche la moda.... i prezzi si sono impennati che nemmeno Donald Garlit riuscirebbe a fare meglio.

Mentre aspettavo cmq nn ho rinunciato al v8 visto che sulla mia vecchia RRover dopo aver taroccato il "piccolo" 215 Buick...ho montato un Goodwrench 350.

Ora sono in trattative per una Z28 del 87.....ovviamente da guidare tutti i giorni.....oppure una formula 400,ma proveniente dall Olanda,........questo ? il motivo per cui devo ancora aspettare un mese visto che nn conosco le procedure(dall Olanda).

[mbar]

da NY a WY? Mica un viaggio da niente... E come mai? Comunque una bella avventura, nel 1981, l'America prima della globalizzazione mi piaceva moltissimo...

[Guest]

caspita deve essere stato un lungo viaggio.

chissa quante ne hai viste.....

[nigel68]

Tocca a tutti e alla fine ? toccato anche a me raccontare la storia della mia prima (e a tutt'oggi unica) americana.

Se partiamo dall'approccio con le auto storiche (e da qui si capiscono tante cose del sottoscritto), nel lontano 1990 inizio le mie prime esperienze portando ai raduni una Lancia Augusta (in realt? una Beln?, costruita per il mercato francese con gli strumenti ovviamente in francese..) e una Fiat 1200 OSI Spider di un amico di famiglia. Poi una Balilla 4 marce e infine una Jaguar MKIII. Ovvia la meraviglia di guidare tali vetture rispetto a quelle del periodo.



Premetto che ho sempre giocato con le macchinine o i camioncini da piccolo e (a parte l'intermezzo del Subbuteo che mi inizi? alle effimere gioie del calcio, terminate con l'uscita di scena di Platini...) la passione tale ? rimasta. L'interesse per le americane invece trae origine dalla encicopedia "Milleruote" pubblicata dalla Editoriale Domus: a met? degli anni '70 a malapena leggevo ma mio pap?, noto saldatore di marmitte pseudo-Abarth e spianatore di teste sulla sua 600 rossa, decise che era il momento di regalarmi il primo numero di quella fantastica pubblicazione a fascicoli. Finalmente potevo vedere non solo le auto europee ma anche quelle d'oltreoceano. Meravigliose Cadillac, enormi Duesenberg, Cord e pinnute Buick degli anni 50. Fu proprio una Buick a darmi lo scossone definitivo: la Riviera Boat-tail degli anni 71-73. Poi, durante la visione dei primi road-movie che davano in TV mio padre calcava la mano: "s?nt che mut?r, al sar? un s?smila e cinc..(*)". Come tutti i miei coetanei cresciuti a pane burro e zucchero o a marmellata a cubetti, ad un certo punto ? venuto il momento del "pane e telefilm", ma il mio background USA si era gi? formato a colpi di Buick, Cadillac, Chevrolet, unito ad una buona dose di John Wayne, James Steward, Gary Cooper. Quindi a differenza di miei menzionati amici io non mi meravigliavo tanto, sicuro del mio essere ormai "mezzo americano", incollato davanti alla TV quando c'era Happy Days e permeato dell' American Way of LIfe oggi come allora.

Dopo le varie veterane di cui parlavo all'inizio avevo deciso con l'aiuto di mio pap? di comprare una storica "sportiva" con la quale affrontare non i soliti raduni pane e salame, ma le gare di regolarit?. Nel 1992 infatti acquisto una Fiat 124 Sport Spider del 1969. E l? mi son fatto le ossa in tutti i sensi: dalle valvole alla testata, dai freni al cambio (completamente aperto ma poi l'ha rimontato un esperto...). Durante un raduno di Club (ero iscritto al Registro Nazionale 124 S.S.) sulle colline modenesi, e i modenesi tirano, ci siam fermati in una cascina con la pompa della benzina ko. Provvidenziale l'aiuto di un contadino e di una nuova pompa che il sottoscritto si era scaramanticamente portato da casa. Potrei raccontarne di aneddoti: ho scoperto solo da poco di aver gareggiato senza saperlo nientemeno che con ErWagone..in una gara in montagna..lui aveva una Austin!!! Vendetti la 124 nel 1999.



L'avventura con le auto americane "vere" inizia quando mi "stufo" di pagare un sacco di soldi di bollo per una BMW Z3 del 1996 che usavo in pratica solo d'estate. Purtroppo separarmi ? stata dura, penso che l'unico altro posto dove potesse stare quella Z3 era il museo BMW a Monaco tanto era tenuta in modo maniacale...

L'illuminazione: nel 2004 durante un concerto soul un tizio mio conoscente suona e canta "Mustang Sally" e il tarlo comincia ad insinuarsi, poi un articolo su Automobilismo d'Epoca celebra i 40 anni della pony car e li scatta la molla: vendo la Z3 e inizio la ricerca della prima storica americana. Dopo essermi un po' documentato sulla Mustang e le Ford del periodo grazie ad internet, mi faccio l'idea di come doveva essere la vettura: convertibile, bianca o rossa ma con l'interno totalmente rosso, volante compreso, e 6 cilindri. Ritengo ancora oggi che una 6 cilindri del 1964 incarni il lato "purista" del progetto Mustang: una vettura semplice, divertente, alla portata di tutti, dall'aspetto intrigante. Ne trovo una (6 cilindri guarda caso..) Springtime Yellow interno nero del 66 ma il tizio, che aveva un negozio di tuning, credeva di essere al volante di una miniera d'oro...era con targa italiana del periodo importata dall'Inghilterra. Purtroppo servosterzo ko, interni da rifare e diversi fili penduli mi fecero desistere dall'acquisto. Poi ? il turno di una 289 Convertible verde del 1967 interno Ivy Gold (verdina), buona vettura ma il prezzo richiesto non mi pareva adeguato ne avevo disponibilit? simili...gira ancora su e-bay dopo essere stata acquistata gi? riverniciata e dotata dall'ultimo proprietario di un TV LCD sventrando la console. Quindi una 289 del 65 Lime Gold (verde chiaro quasi dorato) il tizio mi dice "appena verniciata"...grandi colature di vernice mi fanno capire subito la qualit? del lavoro..poi apre il cofano e, credetemi, sembrava fosse esplosa una bomba...tanto era tutto coperto di fuliggine. Verso gennaio del 2006 ? la volta di una 1968 sempre verdino chiaro metallizzato, con un lifting GT-like: cerchi GT, fari supplementari, volante Grant, collettore speciale Offenhauser dell'epoca. Quando vado a provarla dopo aver concordato un appuntamento, trovo una vettura smontata, senza volante con il tetto in vinile da rifare, ecc..un po' troppo per una vettura "perfetta" al telefono.



Parafrasando il titolo di un film con la Aniston e il superpirla Stiller, "Alla fine Arriva Kermit". E' il turno della mia 289 hardtop del 1968, messa in vendita da un privato. Telefono per concordare la prova e devo dire che quanto promesso era stato mantenuto..motore e cambio rifatti, begli interni..mi convinceva poco il colore e il fatto che fosse hardtop..ma ci ho fatto l'abitudine e per i colori esterno/interno l'ho chiamata Kermit The Frog. Mi ha stupito la grande accelerazione e la dolcezza del cambio ma da neofita delle US cars ci stava tutto. E ovviamente il cupo rombo gorgogliante del V8 che tanto mi aveva fatto sognare da bambino. Tiro un po' sul prezzo ma ? evidente che ormai ero su un altro pianeta con la testa...concludo l'affare con un braccio legato al collo perch? nel frattempo mi ero lussato una spalla..e appoggio le terga sui bucket seats nel maggio del 2006. Il resto ? leggenda...







(*)per chi non mastica il dialetto lombardo occidentale: "senti che motore, sar? un seimila e cinque.."

[er wagone]

[quote name='nigel68' post='63489' date='8/5/2007, 15:09']Potrei raccontarne di aneddoti: ho scoperto solo da poco di aver gareggiato senza saperlo nientemeno che con ErWagone..in una gara in montagna..lui aveva una Austin!!![/quote]



Eh,eh, non era una Austin, ma una Morris. Le hai poi trovate le foto? Le cercher? anch'io.

[caddy55]

Facevate gare di regolarit??

Mai venuti in toscana, provincia di Pisa?... magari ho qualche foto anch'io.

[er wagone]

Io no. Campionato Valpadana, quindi gare in Lombardia e Emilia Romagna, principalmente. Pi? tante altre fuori campionato, ma mai cos? distante.

[bronzo]

@ Nigel: ma Kermit l'hai presa in Italia? Ricordo che ad una Cruise Night, Alberto diceva che conosceva la tua Mustang e l'aveva provata negli States...o forse ho capito male io??

[Guest]

forza dai raccontaci la sua storia

[nigel68]

No..no, l'ho presa in Italia da un privato che l'aveva importata tramite Alberto dalla California..per questo era secca come il deserto sotto e rust-free, qualche lamierato sostituito ma ottima nel complesso. Era Alberto che si era accorto per primo della rumorosit? dei cuscinetti provandola negli USA...ma ora ? ok!

[Tarizza]

Bravi Nigel, bella storia!!!



Un' altro soddisfatto possessore di auto usa!!

[Guest]

Gran bel topic questo, l'ho letto per intero e devo dire che ci sono delle storie fantastiche!

Racconto anche la mia, pur se magari non paragonabile a quella di molti altri di voi.



Come per tanti altri qui, la mia passione per le auto e la cultura americana ? nata grazie a telefilm come Happy Days, i Chips, A-Team, Hazzard, mentre la passione per le auto in generale fu alimentata in larga parte da stupende manifestazioni come l'Autostory (bellissima mostra di auto d'epoca e storiche che si teneva alla Fiera di Genova fino ad un po' di anni fa ), Milano Sanremo e simili.

Ovviamente avrete capito che il mio ideale di autovettura era ben distante da quello di moda ai giorni nostri, non ero decisamente il tipo da Punto HGT o Golf che dir si voglia!

Il caso volle che, parlando con un amico, venne fuori che in Piemonte aveva visto una Corvette Stingray girare allegra per strada. "Stingray", ripetei fra me e me, e subito iniziarono ad apparirmi nella mente ricordi di passaruota esagerati, musi appuntiti e fari a scomparsa... "Stupenda!!!"

Pochi giorni dopo, guardando un film in televisione, accadde il fattaccio: il protagonista del film che stavo guardando, dopo aver fatto carriera, porta una sua amica in garage per farle vedere cosa aveva comprato... si accendono le luci ed ecco comparire una Corvette C3 Stingray del 73, rossa e bellissima!!!

La molla era definitivamente scattata... volevo una macchina cos? a tutti i costi. Iniziai ad informarmi su internet, a comprare libri, a documentarmi in tutti i modi; anche qui i miei genitori erano a dir poco perplessi e quasi divertiti dalla cosa, visto che all'epoca lavoravo part time e non potevo assolutamente permettermi di comprare un'auto come quella. Deciso e determinato, faccio i salti mortali e riesco a farmi assumere a tempo pieno nel posto in cui lavoravo... insomma, io dovevo avere quella macchina a tutti i costi, assolutamente.

Con un minimo di sicurezza in pi? alle spalle, inizio seriamente la ricerca di una Corvette C3. Avevo deciso che la volevo del 78 o 79 (ultimi modelli totalmente privi di elettronica, con il vetro dietro grande che dona quel look quasi "fastback" e gli interni pi? sportivi), scura e con il motore L-82.

Decido di iscrivermi ad un forum specializzato in Corvette e non passa molto che una gentilissima ragazza utente del forum in questione, Arianna, che ringrazio ancora, mi fa notare un'inserzione nel mercatino... una Corvette del 79 Dark Blue L-82 ed interni bicolore crema e blu. Le foto sono stupende, le consumo letteralmente! Il prezzo sembra onesto per le condizioni spettacolari dell'auto, ma purtroppo non sono in possesso di quella cifra. Ma ormai ? troppo tardi, sono innamorato... mi dico "Beh, me ne frego, piuttosto faccio un finanziamento, devo averla!" (cosa che non avevo mai fatto con nulla prima).

Ne parlo con i miei e... incredibilmente si dicono disposti a prestarmi met? della cifra! E' proprio vero quello che diceva qualcuno qui, i genitori si dimostrano incredibili a volte.

Bene, prendo i contatti con il proprietario e vado a Milano a vedere la macchina. L'appuntamento ? davanti ad un locale, il Milwaukee Diner... Arrivo all'ora stabilita e lei ? gi? li, acquattata nel piazzale e bellissima. Avevo il cuore in gola!!! Inizio a guardarla in ogni sua parte ed il proprietario mi porta a fare un giro. Emozione unica, totale, non ci potevo credere. La macchina andava come un orologio, il V8 rombava cattivo e potente, le marce cambiavano lisce come l'olio... Dovevo provarla io! Chiedo di poterla guidare e la mia richiesta viene accolta. Salgo al posto di guida quasi tremante dall'emozione! Metto la terza e parto pian piano... inutile descrivere le sensazioni uniche che ho provato.

Senza battere ciglio consegno la caparra e torno quasi sognante a casa... Il mese dopo (il primo di dicembre con un freddo totale) torno a Milano per concludere, insieme a mio padre ed alla mia ex fidanzata! Sembra procedere tutto per il meglio quando entrati in Piemonte ci imbattiamo in un banco di nebbia mostruosa ed in una coda da paura. Arrivo nel luogo dell'appuntamento appena in tempo, l'agenzia avrebbe chiuso di li a poco! Facciamo il passaggio di propriet? e... le chiavi sono mie!! L'ormai ex proprietario mi da le ultime raccomandazioni (su tutte "non schiacciare troppo l'acceleratore che ? viscido per terra!!!") e mi guarda andare via con uno sguardo sinceramente triste e dispiaciuto (voleva sicuramente bene a quella macchina, questo ? certo). Entro in autostrada e sono immerso nella nebbia! Non vedevo a due metri dal cofano... mi fermo in autogrill e mi accorgo che ho il ghiaccio sul vetro e sugli specchietti. Riprendo il viaggio, a 60 km/h, con una macchina che non conosco, cambio automatico che non ho mai usato e veramente tanti cavalli. Ma ? incredibilmente familiare ormai, ? come se fosse sempre stata la mia macchina e mi porta a casa senza problemi... ? fatta! La parcheggio in garage e resto a guardarla per pi? di un'ora senza parole. Un sogno che si ? avverato e rester? per sempre con me.

Sono quasi due anni che ho la mia Vette del 79 e le sensazioni che mi trasmette sono sempre le stesse, un sogno su quattro ruote, un mito che non tramonter? mai!!!



P.S.

Scusate la lunghezza del post e l'utilizzo pressoch? casuale delle forme verbali, ma mi sono lasciato trasportare dall'emozione e dai ricordi. Quando ci vuole ci vuole!!!

[Guest]

hehe e' sempre bello leggere queste pagine!



chissa' perche' alcune scene del tuo racconto mi sembra di averle viste

[Guest]