Raccontate la storia della vostra prima americana

[askamatrallera]

[quote name='atevres' post='397470' date='30/12/2011, 11:08']Ho letto tutti i vostri post..che dire mi sono commosso intensamente a volte (grazie), entusiasmato in altre (mi sentivo uguale a chi scriveva), e ho voluto aspettare il mio momento. Anche perch? una discussione come questa merita davvero una sana concentrazione e apertura di cuore.



Fino a ieri una americana non ce l'ho mai avuta. Ora ? arrivata e posso raccontare la mia storia.

Come tutti qui dentro (sono del '75) sono cresciuto con i vari telefilm e film americani. Da Callaghan ai Chip's (tutti i mezzogiorni a pranzo dopo scuola).

Mio padre ? stato un grande appassionato di motori, da rallista negli anni 60 con le Escort e poi le Mini. Poi credo il primo Harleysta in prov di Venezia: compr? la sua Electra Glide nel '78 da un concessionario AMF a Forl?.

Era l' 81. Avevo 6 anni, e come ogni 6 mesi per un incidente che subii alla nascita (paralisi ostetrica braccio dx), mi recavo da un dottore specialista a Parma, per cure, programmi di eventuali operazioni, controlli vari ecc.

E un bambino di 6 anni che ha visto ospedali e ospedali tra Francia - Svizzera - Olanda e mezza Italia, stare in macchina per ore e ore ? un supplizio. Io volevo stare a correre nei campi con i miei amici, vaff! Non fare ore e ore di macchina, non ne potevo pi?.

Cos? quel giorno sulla strada del ritorno ci fermammo ad un autogrill, e per "addolcirmi" mio nonno (presente in tutti i viaggi con noi) mi volle fare un regalo tra i vari pastrocchi degli scaffali con musicasette, bambole, big jim, macchinette ecc.

Io scelgo una ferrari da F1 rossa. Lui invece mi f? vedere sta macchina VERDE che non mi piaceva per niente. Che schifo una macchina verde oliva per un bambino di 6 anni, con in mano una bellissima Ferrari rossa! Insomma mio nonno dice di comprarla per lui e di raccontarmi poi una storia in macchina.

Mi racconta il film di Bullit, e quella era una Fastback 390 verde del film, con scatola e la foto famosa dove lui ha la fondina al petto.

Mi racconta l' inseguimento tra le vie di Chicago e non parlo pi? per tutto il viaggio. E gli regalo la mia Ferrari in cambio della sua macchina verde. (Non mi interessava pi? di una macchina che correva forte in pista, volevo una macchina che correva forte per le strade vere di tutti i giorni, o per bacco!) L' ho tenuta in mano e giocato per non s? quanti anni. Ricordo come fosse ora che era talmente consumata che ormai di verde ce n'era rimasto poco. Pesava un tot, tutta di ferro.

Guardiamo Bullit in video cassetta che ne s?..100 volte? Era uno dei film preferiti di mio nonno e mio padre. Mio nonno mi lascia con un grandissimo vuoto nel '88 (un personaggio incredibile: minatore in Belgio per 30 anni, e nello stesso tempo alla sera faceva il pugile per raccimolare altri soldi ad incontri credo clandestini. Una forza, una volont? e una bombont? che non ho mai pi? ritrovato in nessuno)

Mio padre mi aiuta a crescere e mi insegna un sacco di cose sui motori, sulle moto ecc. A 18 anni mi regala uno Scrambler 350 giallo! Figata!

Ma pensavo alla macchina.. e doveva essere con il cambio automatico.. Nel '93 erano poche poche.. Tutte 3000-5000 e care da paura.

Le americane avevano tutte il cambio automatico, e io volevo la macchina verde che mi aveva regalato il nonno. Una Mustang mi dice mio padre. Ricordo nel '94 andiamo a Lugo (RA) a vederne una nera che vedemmo su Autosupermarket. In foto era bellissima, ma arrivati l?, non era un Fastback ma una coup? e non andava in moto, lavori da fare.

Ne trovammo dopo poco una a Firenze, era bianca se non ricordo male una '69 (?), chiamammo ma l' avevano venduta. Niente Mustang non si trovavano ne coup?, ne Fast, ne verdi o altro. E allora mi comprai la mia prima macchina: una Ritmo bianca.

Passa il tempo, ma non mi dimentico di lei.

Un giorno (Settembre '96) un amico di mio padre (mio padre aveva un sacco di amici meccanici con i quali aveva trascorso gare, elaborazioni, serate varie in gioventu) e gli dice che aveva un cliente che aveva una Mustang verde da vendere.

Si corre a vederla. Andiamo nel garage di questo collezionista di Mestre. Collezionava Ferrari e le esponeva su un garage di fronte la stazione di Mestre (magari qualcuno le avesse mai viste). E tra le sue auto aveva una Fastback del '66 verde. Ok non era quella di Bullit ma andava bene comunque, era stupenda!!! Prezzo? 20.000.000 di lire.

Non avevo i soldi per comprarla, anche perch? tutti gli spendevo in ricambi e pezzi per Harley (perch? nel '96 avevo un Fat Boy fantastico!). Cos? mio padre mi propone di metterci lui i soldi di una liquidazione di una societ? che doveva incassare da qui a 2 mesi, e che io glieli avrei restituiti un p? per volta. Ok ci sto!

Accordiamo per 19.000.000 e gli da un acconto, con la promessa di andarla a ritirare e saldare entro Novembre. Non l' avevo provata xch? il personaggio ci teneva molto a non rovinarla. Quando avevo tutti i soldi in mano PRIMA di fare il passaggio me l' avrebbe fatta provare. Me la sognavo di notte.

Mio padre muore dopo nemmeno un mese il 9 Ottobre 1996 per infarto. Addio ad un personaggio che non posso descrivervi, e che il dolore ti accompagna ahim? per tutta la vita, assumendo poi una forma pi? di nostalgia che ti modifica nello spirito. Ma la vita ? bella e deve continuare, in onore anche ai ns cari che non ci sono pi?.

Addio anche alla Mustang. Vado dal signore verso fine Novembre e da vero gentiluomo capisce e mi restituisce la caparra. Perdo tracce e speranze. E dimentico macchine e moto, per un periodo fatto di altre priorit?.

Passano gli anni, le cose si "aggiustano" e ricomincio a pensare alla Mustang. Guardo, cerco, provo, sogno ma nulla.

Nel 2008 conosco Baraz e scopro un gran conoscitore di questa macchina. Vuoi per il lavoro ci sentiamo raramente, ma le strade si rincontrano e i sogni si fanno pi? grandi. Ne andiamo a vedere. Ne cerchiamo asieme sul web ma nessuna sembra quella giusta.

A Settembre di quest'anno mi manda una mail con un link di una J Code Fastback del '68 su ebay che tenevo d'occhio da 4 gg. Una project perch? alla fine avevo deciso di restaurarla come dio comanda. Mi scrive: "questa ? da sturbo". Erano le 9 del mattino e l'asta chiudeva da qui a 2 h. Decido di fare una puntata cos?"per scherzo" senza nemmeno crederci perch? il prezzo era relativamente basso. Ma ho una sensazione..

Arrivano le 11.21 e inizio a sudare..mancavano 2 minuti alla fine dell'asta, ero il migliore offerente..sudori freddi e panico. Intanto io e Ale ci messaggiamo da paura: mancano 10 minuti - 5 minuti - 2 minuti...

Vinco l' asta. Chiamo Ale completamente incosciente di ci? che ho fatto, ride di gioia al telefono e si scherza e chiacchera. Chiamo mia moglie e lei ? strafelice per me.

Vado fuori a fumare una cicca, e penso a mio padre e a mio nonno. Mi scappa una lacrima e mi dico che questa macchina ? per loro e per i miei 2 bimbi.

Ringrazio Ale per avermi spronato e consigliato e per la pazienza. Ringrazio mia moglie per avermi aiutato ad aspettare.

Pagamento - spedizione e via.

Passano 3 mesi tra cataloghi, sogni, visite in officina, mille domande a Baraz e qualche stupida domanda qui nel forum. Conosco anche L.Lava (qui nel forum con la sua belissima Convertible) e anche a lui mille domande e consigli utili.

Arriva ieri ed ? come me la immaginavo.. una gran bella avventura! Impegnativa, importante. E voglio viverla con chi assieme a me, sapr? riderci sopra, soffrire e divertirsi. Ricordandomi sempre ogni giorno perch? e grazie a chi sono qui. Un giorno accenderla e correre tra i ricordi, e forse ritrovare profumi, odori, colori e parole di un tempo. Rivivere dentro di me momenti bellissimi, che anche se non torneranno, hanno generato altrettanti momenti da vivere con tutto me stesso.

Questa macchina ? per me qualcosa di importante, davvero, e vorrei fosse la macchina della mia vita, quindi scusatemi se a volte faccio domande che rasentano la paranoia.



Grazie per lo spazio e scusatemi il "libro". Scusatemi anche gli errori, ma in un vortice di emozioni e ricordi ? difficile restare completamente lucidi.



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Anche se non ci sonosciamo...







Antonio