15-10-05, 03:35 PM
Beh, a questo punto mi aggiungo anche io, forse il pi? novellino tra tutti.
Sono classe '78 ma per questioni personali che non mi sembra il caso di esporre qui sono molto indipendente gi? da diversi anni, sia economicamente che dalla famiglia.
E quindi, per mia fortuna, non devo rendere conto a nessuno se non a me stesso di quello che faccio.
Sono sempre stato un grande appasionato di auto, ma appassionato platonico, nel senso che a livello tecnico non saprei proprio dove metter le mani, se non per controllare l'olio e aggiungere l'acqua.
Le auto mi hanno sempre affascinato (e guarda caso faccio il venditore di auto nella vita....) e appena ho avuto quattro soldi ho sempre comprato il massimo che mi potevo permettere, fino al marzo 2004 quando sono diventato proprietario di una bella Alfa Romeo GT.
Che dire... lavoratore, indipendente, senza vincoli familiari, tanti chilometri, mi sono preso un bel coup?, diesel, veloce, figo (appena uscita, gommata 18", coi fari allo xeno e pelle rossa non era una brutta macchina).
Insomma: il tipico milanese medio.
Poi a marzo 2005 la svolta: cambio azienda e c'? la possibilit? di avere l'auto aziendale, la GT non mi serve pi? e io.... voglio una macchina unica, stupenda, che mia dia emozioni, che ce l'abbia solo io!
Allora comincio a rimuginare... comincio a pensare a una Giulietta spider, poi a una Flaminia coup?, poi a una Mercedes 280 sl anni'80 e quindi una Ferrari 400i (la pi? americana delle Ferrari...). Belle auto, ma mancava sempre qualcosa...
Quando finalmente, complice anche un mio caro amico che contemporaneamente acquist? la nuova Dodge Viper, arriva la folgorazione: devo avere un V8!
E devo averlo americano, perch? io adoro gli USA, li ho visitati per sette anni di fila, sono la mia vita, la mia migliore amica vive 6 mesi l'anno a Seattle, e io stesso ci vado due volte l'anno: a Natale e in agosto.
Con l'auto americana avrei coronato il mio sogno: vivere gli States anche qui in Italia e avere un'auto unica, emozionante.
E cos? si trattava solo di scegliere quale auto (compatibilmente col mio budget ovviamente).
Non so perch? ma sono caduto subito sulla Mustang, quasi come se mi chiamasse.
Non ne avevo mai vista una dal vivo, solo in foto o nei film.
Ho scelto lei perch? pi? di ogni altra mi ? sembrata il simbolo degli anni '60, della voglia di vivere americana, della prosperit? "per tutti" di quel periodo.
S?, la pony car ? senza dubbio per me il simbolo di quell' epoca, un po' come la Coca Cola e Elvis.
E allora mi sono messo a cercarla, perch? la volevo: subito.
Non essendo in grado di fare manutenzione volevo un "pronti e via" una macchina da usare subito.
E la volevo cabrio, per sentire bene il sound del V8.
A fine marzo l'ho trovata, rossa, emozionante, quasi come la volevo io.
Aveva anche le targhe originali del 1968 italiane.
E' diventata mia senza esitazioni.
Ricordo perfettamente quando uscii dal concessionario a Moncalieri, girai la chiave e il sound del V8 ha inebriato le mie orecchie.
E poi io e la mia Mustang abbiamo cominciato a vivere assieme, lei mi ha portato a Milano senza esitazioni, ho persino aperto la capote nonostante facesse ancora un po' freddo.
Ora, dopo otto mesi, ho preso buona familiarit? con lei.
Certamente non faccio pi? le cazzate che facevo con la GT tipo andare a 220 km/h.
La curo, la conservo in un garage davanti a casa dove c'? un ingegnere ottantenne che mi sistema tutti i piccoli difettucci.
La uso regolarmente non appena c'? bel tempo.
E la sera, tardi, quando Milano si svuota e diventa bellissima, e resta solo per i milanesi, vado a farmi un giretto e apro gli scarichi lungo il corso Venezia.
E il V8 canta "pieno" tra i bei palazzi del centro.
E io ascolto e sono felice come un bambino.
E ancora adesso, quando sono triste, penso: *****, ma io ho una MUSTANG !
e non ho mai preso l'auto aziendale...
Sono classe '78 ma per questioni personali che non mi sembra il caso di esporre qui sono molto indipendente gi? da diversi anni, sia economicamente che dalla famiglia.
E quindi, per mia fortuna, non devo rendere conto a nessuno se non a me stesso di quello che faccio.
Sono sempre stato un grande appasionato di auto, ma appassionato platonico, nel senso che a livello tecnico non saprei proprio dove metter le mani, se non per controllare l'olio e aggiungere l'acqua.
Le auto mi hanno sempre affascinato (e guarda caso faccio il venditore di auto nella vita....) e appena ho avuto quattro soldi ho sempre comprato il massimo che mi potevo permettere, fino al marzo 2004 quando sono diventato proprietario di una bella Alfa Romeo GT.
Che dire... lavoratore, indipendente, senza vincoli familiari, tanti chilometri, mi sono preso un bel coup?, diesel, veloce, figo (appena uscita, gommata 18", coi fari allo xeno e pelle rossa non era una brutta macchina).
Insomma: il tipico milanese medio.
Poi a marzo 2005 la svolta: cambio azienda e c'? la possibilit? di avere l'auto aziendale, la GT non mi serve pi? e io.... voglio una macchina unica, stupenda, che mia dia emozioni, che ce l'abbia solo io!
Allora comincio a rimuginare... comincio a pensare a una Giulietta spider, poi a una Flaminia coup?, poi a una Mercedes 280 sl anni'80 e quindi una Ferrari 400i (la pi? americana delle Ferrari...). Belle auto, ma mancava sempre qualcosa...
Quando finalmente, complice anche un mio caro amico che contemporaneamente acquist? la nuova Dodge Viper, arriva la folgorazione: devo avere un V8!
E devo averlo americano, perch? io adoro gli USA, li ho visitati per sette anni di fila, sono la mia vita, la mia migliore amica vive 6 mesi l'anno a Seattle, e io stesso ci vado due volte l'anno: a Natale e in agosto.
Con l'auto americana avrei coronato il mio sogno: vivere gli States anche qui in Italia e avere un'auto unica, emozionante.
E cos? si trattava solo di scegliere quale auto (compatibilmente col mio budget ovviamente).
Non so perch? ma sono caduto subito sulla Mustang, quasi come se mi chiamasse.
Non ne avevo mai vista una dal vivo, solo in foto o nei film.
Ho scelto lei perch? pi? di ogni altra mi ? sembrata il simbolo degli anni '60, della voglia di vivere americana, della prosperit? "per tutti" di quel periodo.
S?, la pony car ? senza dubbio per me il simbolo di quell' epoca, un po' come la Coca Cola e Elvis.
E allora mi sono messo a cercarla, perch? la volevo: subito.
Non essendo in grado di fare manutenzione volevo un "pronti e via" una macchina da usare subito.
E la volevo cabrio, per sentire bene il sound del V8.
A fine marzo l'ho trovata, rossa, emozionante, quasi come la volevo io.
Aveva anche le targhe originali del 1968 italiane.
E' diventata mia senza esitazioni.
Ricordo perfettamente quando uscii dal concessionario a Moncalieri, girai la chiave e il sound del V8 ha inebriato le mie orecchie.
E poi io e la mia Mustang abbiamo cominciato a vivere assieme, lei mi ha portato a Milano senza esitazioni, ho persino aperto la capote nonostante facesse ancora un po' freddo.
Ora, dopo otto mesi, ho preso buona familiarit? con lei.
Certamente non faccio pi? le cazzate che facevo con la GT tipo andare a 220 km/h.
La curo, la conservo in un garage davanti a casa dove c'? un ingegnere ottantenne che mi sistema tutti i piccoli difettucci.
La uso regolarmente non appena c'? bel tempo.
E la sera, tardi, quando Milano si svuota e diventa bellissima, e resta solo per i milanesi, vado a farmi un giretto e apro gli scarichi lungo il corso Venezia.
E il V8 canta "pieno" tra i bei palazzi del centro.
E io ascolto e sono felice come un bambino.
E ancora adesso, quando sono triste, penso: *****, ma io ho una MUSTANG !
e non ho mai preso l'auto aziendale...
