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Versione completa: Franco Canina: HOT RODS, MICA BIELLE ROVENTI!
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Guest

Letto il primo capitolo, sar? ripetitivo ma GRAZIE FRANCO, DI CUORE!! :handddd: :handddd: :ciglia:



siamo gia in trepidante attesa del secondo libro! mettiti suvito all'opera! :ciglia:
[quote name='mike-V8' post='212117' date='15/5/2009, 01:00']Letto il primo capitolo, sar? ripetitivo ma GRAZIE FRANCO, DI CUORE!! :handddd: :handddd: :ciglia:



siamo gia in trepidante attesa del secondo libro! mettiti suvito all'opera! :ciglia:[/quote]



Qualche "extention" ? gi? sul mio hard-disc...

Guest

Bene bene... a sapere che ci sar? un seguito lo leggo con pi? tranquillit?, senza paura di finirlo subito...



EDIT: ieri non ce l'avevo fatta a iniziarlo, l'ho fatto appena adesso: non voglio dire le solite cose trite e ritrite, complimenti e roba varia, che potrebbero risultare pure stonati in un contesto di amici come questo.

Per quel che mi riguarda, solo un commento, egoistico e personale fino allo spasimo: la cosa giusta al momento giusto.

E' davvero la cosa giusta al momento giusto.
Arrivato e letto!!



Bellissimo, in poche pagine hai riassunto la storia dai primi del 900, si legge in scioltezza e si imparano moltissime cose!



Ale
Grazie, ragazzi: era il mio scopo!
[quote name='funnycar' post='213245' date='19/5/2009, 08:01']Grazie, ragazzi: era il mio scopo![/quote]



Arrivato ieri,gia'lette, tutte d'un fiato,un bel po' di pagine.

E' molto bello ed incisivo,attendo gia' da adesso il secondo libro,dove sicuramente gli aneddoti fioriranno...

E a proposito di aneddoti,il buon Zora Arkus Duntov e la sua Corvette sono attinenti...vero Funny?

In effetti leggerlo con un sottofondo musicale ad hoc e' il massimo. :hum: :handddd: :handddd: :handddd: :handddd: :handddd:
[quote name='Piero' post='213346' date='19/5/2009, 14:33']E a proposito di aneddoti,il buon Zora Arkus Duntov e la sua Corvette sono attinenti...vero Funny?[/quote]



Zora Arkus-Duntov ? "sempre" attinente: anche quando, e se, meno te lo aspetti!

Guest

@funnycar:



ho divorato in un boccone i primi tre capitoli e sono a buon punto con il quarto.

In una parola: affascinante! Lo sto leggendo come si legge un romanzo. E' scritto maledettamente bene ed easy!

Inutile dire che, appena finito, lo ricomincer? da capo e me lo studier? a modo.

Intanto mi godo la lettura di un testo splendido, un racconto di uomini e storie d'altri tempi, l'analisi della storia del fenomeno automobilistico d'oltreoceano messa gi? in modo magistrale.



Un sentito ringraziamento, Sommo Canina.

Cordialmente, Piero.
Continuando la lettura del tuo libro ho letto della gestazione delle prime gare organizzate sugli ovali....ora ti chiedo,ed e' una domanda banale ma non riesco a trovare una risposta anche se una mezza idea la avrei...

Perche' si decise di "girare" in senso antiorario?

Spero di non metterti in difficolta',ma so gia' che cio' non succedera'...

A presto...

Guest

Finito: fantastico!

Unico appunto che mi posso permettere ? la troppa modestia del Sommo Canina nel capitolo conclusivo.

Sono d'accordo sul "non si finisce mai di imparare" e, come il buon Socrate, "so di non sapere" ma quello che il Sommo Canina sa non mi basterebbero due vite per apprenderlo!



Ora ricomincio il libro, con un approccio pi? metodico.

Rinnovo i miei complimenti e spero vivamente in un seguito al Suo lavoro.

Cordialit?, pierato.
Letto attentamente e qualche capitolo pi? volte. Mi ? stato chiesto di fare un'analisi approfondita.

Giudizio generale: Molto bello, appassionante, emozionante e non stanca mai. Lettura facile, abbastanza veloce e scorrevole.

In particolare: Mi ? piaciuto davvero tanto il secondo capitolo, "Il lato oscuro della storia". Molto belli anche il primo e il quinto capitolo. Le uniche "critiche" che posso muovere riguardano le foto e il cambio di epoche.

Le immagini che ci sono, sono belle e a colori, ma forse avrei preferito trovare qualche foto in pi? all'inizio, anche se in bianco e nero. Piste, luoghi, ambienti... La foto in copertina ? un esempio.

Il cambio di epoche, ha rallentato, qualche volta, la lettura, aprendo per? giuste e inerenti parentesi.

Il materiale ? tanto e l'argomento molto vasto. Per ragioni editoriali ed economiche immagino che lo scritto originale sia stato ben pi? lungo di quello pubblicato, quindi le virgolette che ho messo prima nella parola critiche non sono a caso. Suppongo che questi piccoli "difetti" sono causati da circostanze esterne, per alcune cose anche di difficile reperibilit? e non dovuti dirrettamente a Franco Canina che per fare questo grande e importante passo ha dovuto faticare molto per pubblicare questo libro, ad un prezzo irrisorio per quello che offre.

Spero in un seguito, magari pi? approfondito e tecnico.



Grazie Franco. Grazie di cuore.



PS=StocK cars!!! :hahahah: :hahahah:

Guest

Finito anche io di leggere il libro,davvero fantastico e ho potuto apprendere cose di cui non sapevo praticamente nulla!!!

Molto scorrevole,ogni capitolo ? davvero interesante e molto ben formito di nozioni!!!

Complimenti Franco!!!!

Adesso ne aspetto un altro!!!!!!

Se devo essere sincero,lo rileggero una seconda volta!!!!!



Ancora tanti compliementi!!!!! <img src="https://www.usacarsforum.it/forum/images/smilies/tongue.png" alt="Tongue" title="Tongue" class="smilie smilie_5" />



Matteo :approv:
Innanzitutto: chiedo scusa per non aver risposto prima, non mi ero ancora accorto dei post aggiunti.

Secondo: grazie di cuore a tutti!

Terzo (in particolare @ Flavio): l'edizione ? economica e le fotografie "non sono quelle che avrei desiderato inserire"; mi sono accorto che non c'? un correttore di bozze...

@ Piero: l'abitudine di girare in senso antiorario su un pista risale ai greci e romani, oltre duemila anni fa: l'auto mobile ha sostituito i cavalli e le prime piste (americane) erano "horse tracks" situate nei fairgounds di molte citt? americane, subito (dalla fine del 1800) convertite in tracciati da utilizzare per le prime corse di auto mobili.

La stesura originale del mio lavoro ? 4/5 volte pi? corposa di quanto ? stato pubblicato: trattandosi del primo lavoro in italiano sull'argomento ? logica la prudenza di tutti i soggetti coinvolti nella pubblicazione: mai dire mai...
[quote name='funnycar' post='218543' date='8/6/2009, 15:21']Innanzitutto: chiedo scusa per non aver risposto prima, non mi ero ancora accorto dei post aggiunti.

Secondo: grazie di cuore a tutti!

Terzo (in particolare @ Flavio): l'edizione ? economica e le fotografie "non sono quelle che avrei desiderato inserire"; mi sono accorto che non c'? un correttore di bozze...

@ Piero: l'abitudine di girare in senso antiorario su un pista risale ai greci e romani, oltre duemila anni fa: l'auto mobile ha sostituito i cavalli e le prime piste (americane) erano "horse tracks" situate nei fairgounds di molte citt? americane, subito (dalla fine del 1800) convertite in tracciati da utilizzare per le prime corse di auto mobili.

La stesura originale del mio lavoro ? 4/5 volte pi? corposa di quanto ? stato pubblicato: trattandosi del primo lavoro in italiano sull'argomento ? logica la prudenza di tutti i soggetti coinvolti nella pubblicazione: mai dire mai...[/quote]



Grazie Franco della risposta ,e questa e' una conferma di quanto affermi nel punto terzo...hai elaborato tanto materiale ancora inespresso,quindi c'e' tempo e spazio per nuove pubblicazioni,che sicuramente approfondiranno l'argomento, con in piu' aneddoti,racconti,foto etc....

Guest

Mi ? arrivato oggi! :omino:

Appena l'ho finito di leggere vi dir? le impressioni.
Anch' io l' ho letto un paio di volte e devo dire che se Franco dice che ogni giorno ? importante imparare qualcosa, nei giorni in cui l' ho letto di cose nuove ne ho imparate sicuramente pi? di una, e di questo lo ringrazio molto.

Per interesse personale, molto bella la parte legata agli hot rod di prima e seconda generazione , ai moonshiners, al custom, e meno interessante quella legata al dragracing.

Non credo che sia facile condensare 100 anni di storia in 100 pagine, e se dal punto di vista storico l'ho trovato veramente ineccepibile, non mi ha fatto impazzire l' impostazione data ai vari model years dei rod di seconda generazione, perch? credo che raggruppandoli nel solo concetto di model A si corre il rischio di creare un bel po di confusione sulla storia dei modelli di casa Ford e sulle relative motorizzazioni.
Ho letto il libro con molto interesse e sono contento di trovare questi argomenti finalmente in italiano! Era ora che qualcuno scrivesse qualcosa nella nostra lingua! Non si finisce mai di apprendere! Degno di lode spiegare e diffondere questa particolare cultura.



Inoltre ? bello, avere la possibilit? di poter scambiare idee e pareri con l?autore su questo forum.



Con ?la volont? di continuare ad approfondire questa particolare materia?, vorrei fare alcune considerazioni a carattere personale da semplice appassionato di hot rods, anche se ho la met? degli anni ed esperienza dell?autore quindi posso anche sbagliare e senza nessun tipo di presunzione, offesa, ma con la voglia di poter parlare anche in Italia di questi argomenti ed avere interlocutori con cui confrontarsi.



Unico appunto sullo scritto forse un taglio un po? troppo riferito alle competizioni, ma perfettamente a tema e corretto.

Penso che l?hot rod seppur intreseco con le competizioni pu? anche restare parallelo senza per forza scendere in ?pista?.



Grazie di avere spiegato chiaramente le origini delle varie ?federazioni? che hanno portato alle varie specialit?.



Spiegare questo fenomeno non ? facile, anche perch? ognuno pu? riportare le sue opinioni a riguardo, d?altronde negli States occupa tantissime persone in questo tentativo, libri e riviste si sprecano?pi? di quanto possiam immaginare?



E? veramente difficile se non impossibile trovare le reali origini e risalire a tutti i suoi fondatori.



Molti non sapevano chi fosse Ed Winfield e cosa avesse fatto nel 1912? non c?eran le comunicazioni di ora? ma senza saperlo esistevano centinaia di Ed?.

[Immagine: ed%20winfield.jpg]



Credo sia un pochino riduttivo indicare e premiare solo Edward Windfield come fondatore del fenomeno hot rod, anche se sono tanti a citarlo (certo non mi riferisco a ci? detto correttamente da Franco Canina, a suo favore, anche un altro scrittore americano di settore, Leo Levine, nel suo libro "Ford, the Dust and the Glory" definisce Winfield "il padre prodigioso dell' hot rodding.") anche se penso sia stato uno dei protagonisti con tanti altri ad avere Contribuito (con C maiuscola) alla nascita e diffusione. A prova di quello espresso sopra, quando lui correva era il pi? giovane, addirittura aveva barato sull? et? quindi significa che prima di lui, aveva altri avversari, quindi ? certo che c?era stato qualcun altro che aveva intrapreso questo percorso ed iniziato molto prima ? in molti modificavano gi? i mezzi per correre (auto e moto)? le sue forse eran solo un po? pi? radicali? o forse dalla sua aveva pi? notoriet??

Negli States si correvano gi? delle gare ed esistevano dei team prima del suo apparire sulle scene? forse quando nella met? degli anni ?40 s?inizi? a parlare di questo fenomeno molti dei precedenti protagonisti pionieri eran purtroppo dimenticati o scomparsi, lasciando spazio alle generazioni pi? giovani?



Visto che parlavo di corse dei primi del novecento, giusto per curiosit?, segnalo questo sito dedicato ad una competizione che si ? svolta dal 1904 al 1910, la Vanderbilts race cup, dove si possono reperire documenti, foto e filmati unici:

[url="http://www.vanderbiltcupraces.com/index.php/site/"]http://www.vanderbiltcupraces.com/index.php/site/[/url]

Per esempio segnalo: 30 maggio 1911 indy 500 race

[url="http://www.vanderbiltcupraces.com/index.php/blog/article/saturday_may_162009_film_the_inaurgural_indy_500_race_-may_30_1911"]http://www.vanderbiltcupraces.com/index.ph...ce_-may_30_1911[/url]





Negli anni '10 e '20 si gettevano le basi ma la nascita del hot rod come fenomeno avviene pi? tardi, ognuno dona date diverse...in genere gli anni trenta, anche se non aveva una denominazione come ora , ma solo nel dopoguerra raggiunge la vera diffusione e la popolarit? , dopo il 1945, chi ritornava dalla guerra poteva affidarsi a due mezzi di locomozione, l?auto e la moto?

La moto era meno costosa, ma presentava tutti i problemi annessi?inoltre aveva legata un?immagine molto negativa nella mentalit? dell?epoca?dovuta ai cosiddetti ?fatti di Hollister del ?47??. un raduno di motociclisti degenerato sulla stampa dell? epoca in un ?assalto? a questa cittadina?

I giovani arrivavo dalla guerra inquadrati in gruppi, abituati a squadre e squadriglie... coi loro stemmi e fregi e ricercavano di ricreare questo modo di raggrupparsi anche una volta ritornati alla vita civile? nascevano cos? molte delle bande di motociclisti (es: Boozefighters, Hell?s Angels, Outlaws?).

Dall? altra parte nascevano anche gruppi di chi sceglieva le auto? qualcuno era gi? esistente ed operante gi? anche negli anni trenta... gi? prima della guerra... spesso molti avevan solo il nome della localit? di residenza, oppure la dicitura roadster o un nome di fantasia... naturalmente dopo la guerra i nomi eran pi? aggressivi o si rifacevano a termini aereonautici...

(uno tra i tanti che seguo per via dell' interessante forum [url="http://www.flyerscc.com/mainpage"]http://www.flyerscc.com/mainpage[/url] fondati nel 1939...)



Tutti mettevamo in bella mostra le loro targhe del club appese alle auto...o disegnate sulle t-shirts...

mentre i bikers cucivano e disegnavano le loro toppe sui giubbotti...



[Immagine: bn%20junk%20hamb.jpg]

I giovani recuperavano quello che si potevano permettere con pochi soldi, di solito Ford.

Rispetto alle altre auto a cavallo tra gli anni '40 e '50 eran pi? leggere quindi con un bel motore (in genere 4 bangers e/o flathead v8 modificati) in accelerazione sui lunghi viali lasciavano l? ?i figli di pap?? con l?auto nuova? le miglioravano per correre, magari solo nei boulevard, magari non avrebbero mai corso una vera gara?. spesso se ne fregavano della sicurezza?

?nello stesso tempo potevano portare pi? comodamente le fanciulle in giro rispetto alla moto?



I laghi salati erano stati conosciuti spesso durante il servizio militare e l? qualcuno andava per non esser ?disturbato? quando si decideva di correre veramente?



Nel 1948 esce l?articolo di Life dove per la prima volta viene usata la parola hot rod.

Ho sempre avuto l?impressione, l?idea di un termine coniato in modo ironico dai giornalisti per fare notizia?

Per riassumere in un titolo un movimento?per dichiarare della ribellione dei giovani che se ne fregavano di tutto facendo arroventare le bielle, una sfida, fino quasi a farle fondere, con l?unico scopo di correre ribelli a costo di rompere tutto e restare a piedi?Correre contro il tempo, le distanze, contro tutto e tutti, contro la mentalit? degli anziani di quei tempi?



E? un dato di fatto questa forma di ribellione? che porter? pi? avanti, qualche anno dopo a campagne di rivalutazione, a recuperare fiducia da parte della gente? per esempio Wally Parks, il Safety Safari?

(In parallelo, seppur altro panorama, per le moto ci pensava la Federazione Motociclistica Americana a proporre delle iniziative?)

Molti in seguito si adegueranno al cambiamento, mentre altri continueranno a rimanere insofferenti al rigore, all?inquadramento delle competizioni e delle federazioni nascenti perch? troppo vincolate a norme?seguiteranno a non interessarsi alla sicurezza, alle regole ed alle gare ufficiali?alle divisioni?alle classi?andranno avanti senza definire un mezzo.. sempre ribelli?



?perch? devono esserci dei giudici a dirti se puoi correre?

Perch? deve esserci qualcuno a dirti cosa ? giusto e cosa non ? giusto,

cosa ? possibile da cosa ? impossibile?



?Bastava una strada, due auto, una ragazza con un foulard per correre?
E' molto difficile riuscire a condensare sperando di dire tutto com una certa chiarezza: sin dalle prime pagine mi sono reso conto che avrei dovuto tagliare, tagliare, tagliare, era l'imperativo dell'Editore.

Mi fa piacere ricevere suggerimenti e critiche "fondate", stanno iniziando ad essere molto interessanti e spero che il mio progetto "vero" possa un giorno trovare la giusta realizzazione, ma ci vorr? del tempo, forse tanto.

In ogni caso grazie a tutti, soprattutto a chi non si fa intimorire dai miei capelli bianchi: grazie veramente.
Ti capisco...non ? per nulla facile.



Comunque grazie per questo libro.



Continua a scrivere!!!!
Se l'argomento dovesse essere O/T chiedo scusa a Admin e mod: spostate o avvisatemi. Grazie. Come gi? segnalato ripeto che sar? presente, per commenti, critiche e quant'altro (dediche personali...), ai due raduni di American Drive e CRUISIN':



American Drive: 27 e 28 Giugno, Voghera, Cowboy's Ranch.



CRUISIN: 11 e 12 Luglio: Buccinasco (MI) come l'anno scorso.



Grazie a tutti.
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