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Versione completa: 1963 Mercury Comet
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Qui non avevo ancora raccontato dei lavori eseguiti l'inverno scorso. Il risultato ottenuto dimostra come spesso piccolissimi accorgimenti consentono grandi risultati e l'opinione comune non sempre è quella giusta.

Avevo il radiatore interno del riscaldamento che perdeva, quindi ho deciso di revisionare l'intero impianto. Fortunatamente sulla Comet l'intero heater box è facilmente smontabile senza stravolgere il cruscotto, così sono stato in grado di revisionarlo completamente al banco. Mentre avevo l'impianto di raffreddamento svuotato ho voluto verificare il corretto funzionamento del termostato, visto che la temperatura motore non era stabile, ma saliva con difficoltà e tendeva a mantenersi piuttosto al di sotto di quella teoricamente ottimale, con la conseguenza che lo starter automatico faticava a disinserirsi. Il termostato che c'era su era un 180°, e provato nella classica pentola di acqua scaldata sembrava aprire e chiudere correttamente, così decido di provare un termostato tarato a 195°. Dallo shop manual i termostati disponibili in origine erano 165° o 185°, la disponibilità attuale è 160°, 180°, 195°. Dopo averla utilizzata tutta l'estate, mi sento di dire che va decisamente meglio, la temperatura di funzionamento si raggiunge quasi subito e si mantiene stabile anche in condizioni gravose (salite e code, con temperatura esterna elevata). Lo starter automatico apre completamente dopo pochi chilometri e il funzionamento del motore è decisamente più fluido. Questo a sfatare la credenza che le auto storiche scaldano sempre perchè non sono progettate per il traffico odierno.



P.S. mi è venuta voglia di puntualizzare anche qui questa cosa dopo una discussione con un sedicente esperto di auto storiche che consigliava ad un mio amico di rimuovere il termostato per migliorare il raffreddamento.
gia il 6 non scalda di suo... pensa che anche io settimana scorsa sulla valiant, dopo aver sostituito il radiatore con uno nuovo ho messo il 195 per farla andare meglio. avevo il 180 ma non raggiungeva mai la temperatura ideale e dopo qualche km di tangenziale la vedevo scendere a 1/4 di strumento
grazie alla disponibilità dell'amico specialcuda82 mi sono concesso quello che ritenevo più che altro uno sfizio, ovvero dotare la mia Comet di pneumatici corretti, 6.50 - 13 4ply.

 

Mi rendo conto che le foto non rendono molto, infatti ero indeciso se postarle o no. Vi assicuro che dal vivo cambiano davvero l'aspetto della vettura e non so se riuscirò ancora a guardarla con le radiali....

 

[Immagine: rear%20650.jpg]

 

[Immagine: front%20650.jpg]

A parte che hanno anche la fascia più larghina, ed è più corretta  :ok:

 

 

Edit:

 

solo una domanda riallacciandomi al discorso del Pertronix, su questa da dove hai preso l'alimentazione del modulo (filo rosso) ?

Citazione: 

solo una domanda riallacciandomi al discorso del Pertronix, su questa da dove hai preso l'alimentazione del modulo (filo rosso) ?
 

appena vado in garage guardo. A memoria direi che ho seguito le istruzioni...
bellissime, come si guidano?

Citazione:bellissime, come si guidano?
 

Per ora ho fatto pochissima strada. Mi sono reso conto che è vero che tendono a seguire le ondulazioni longitudinali della strada.  
Citazione: 

bellissime, come si guidano?
 

Per ora ho fatto pochissima strada. Mi sono reso conto che è vero che tendono a seguire le ondulazioni longitudinali della strada.  

 

Allora segui i binari del tram e sei a posto! :zsarcastic4xx:
sai dove me ne sono accorto? dove c'erano stati lavori per l'interramento di tubazioni, con parziale riasfaltatura del manto stradale. Problema che probabilmente esiste soltanto in Italia...

Ciao Er , a me piace molto guidare auto con gomme tessili , perché  tutti quelli che sono i "limiti" rispetto alle radiali li considero semplicemente come le corrette sensazioni che deve dare un auto che nasceva con gomme tessili ,il seguire l' asfalto, l' appoggio sulla spalla in curva, la diversa sensazione di tenuta sul bagnato .....sono tutti degli aspetti che aiutano a capire meglio quella che era la reale tecnologia di quegli anni.

E' lo stesso discorso dei freni a tamburo, dove devi adeguare il modo di guidare e rapportalo  a quelli che sono i limiti rispetto a dei freni a disco .....idem per le gomme tessili, bisogna solo imparare a conoscerle  e quelli che sono i limiti rispetto alle radiali diventano parte del piacere di guidare un auto d' epoca.

Citazione:Ciao Er , a me piace molto guidare auto con gomme tessili , perché  tutti quelli che sono i "limiti" rispetto alle radiali li considero semplicemente come le corrette sensazioni che deve dare un auto che nasceva con gomme tessili ,il seguire l' asfalto, l' appoggio sulla spalla in curva, la diversa sensazione di tenuta sul bagnato .....sono tutti degli aspetti che aiutano a capire meglio quella che era la reale tecnologia di quegli anni.

E' lo stesso discorso dei freni a tamburo, dove devi adeguare il modo di guidare e rapportalo  a quelli che sono i limiti rispetto a dei freni a disco .....idem per le gomme tessili, bisogna solo imparare a conoscerle  e quelli che sono i limiti rispetto alle radiali diventano parte del piacere di guidare un auto d' epoca.
 

Sono d'accordo: il motivo principale che me le aveva fatte evitare finora era la durata, vista l'esperienza precedente avuta con le tessili su una Morris del '59. Pneumatici che dopo 15000 km erano da buttare, causa usura (regolare, non dovuta a difetti di geometria). 
Ho avuto quasi sempre auto con gomme convenzionali (alias tessili, alias diagonali). Sono infinitamente più belle da vedere anche se  ogni asperità della strada diventa una rotaia. Come dice il buon Rolando ci si adegua o meglio si adegua la guida,il che potrebbe anche essere un pregio. L'unico inghippo del discorso sono gli ALTRI, motivo che mi ha fatto decidere di provare delle radiali sulla Tbird. Ovvero quando si va in giro c'è la menata di avere a che fare con un mondo in cui gli altri non guidano ma usano degli elettrodomestici e come tali si comportano, convinti che tutte le automobili abbiano le stesse reazioni.

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