07-08-16, 01:03 PM
http://www.omniauto.it/magazine/39769/fc...-e-pick-up
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Sono mesi ormai che Fiat non è più soltanto "torinese", ma guarda all'Olanda o alla Gran Bretagna come sedi di attività economiche e costruttive. E se qui in Italia c'è chi ne ha fatto una polemica, la situazione non è molto diversa negli USA, dove Fiat Chrysler Automobiles ha deciso di non assemblare più auto tradizionali per passeggeri a partire dal primo quarto del 2017. Lo ha annunciato Sergio Marchionne nel report del secondo quadrimestre a Wall Street.
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Negli Stati Uniti vengono attualmente prodotte due auto del gruppo, la Chrysler 200 e la Dodge Dart, partite bene ma ora un po' in affanno; con un investimento di 1,49 miliardi di dollari, la fabbrica della 200 di Sterling Heights, nel Michigan, sarà riconvertita per produrre la Ram 1500 a partire dal 2018, mentre la Jeep Cherokee sarà prodotta a Toledo come adesso, ma anche a Belvidere, nell'Illinois.
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Che significa questo? Che negli USA crescono di popolarità i SUV, cala il prezzo della benzina, e in altri paesi costa meno produrre le automobili: infatti le fabbriche statunitensi continueranno regolarmente a vendere pick up e SUV dei marchi Ram e Jeep, che hanno numeri più sostenibili, anche se le sostitute di Compass e Patriot saranno in realtà prodotte in Messico. Tutto questo fa parte in realtà di un piano di Marchionne, già discusso lo scorso anno con i sindacati, che punta a portare il profitto di Fiat Chrysler vicino al 12,1% dichiarato da poco dalla rediviva General Motors.
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E' presto per dichiarare la fine di Dodge Dart e Chrysler 200, che doveva essere da noi la nuova Lancia Flavia: al momento si sta cercando un partner estero per continuare la produzione.
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Sono mesi ormai che Fiat non è più soltanto "torinese", ma guarda all'Olanda o alla Gran Bretagna come sedi di attività economiche e costruttive. E se qui in Italia c'è chi ne ha fatto una polemica, la situazione non è molto diversa negli USA, dove Fiat Chrysler Automobiles ha deciso di non assemblare più auto tradizionali per passeggeri a partire dal primo quarto del 2017. Lo ha annunciato Sergio Marchionne nel report del secondo quadrimestre a Wall Street.
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Negli Stati Uniti vengono attualmente prodotte due auto del gruppo, la Chrysler 200 e la Dodge Dart, partite bene ma ora un po' in affanno; con un investimento di 1,49 miliardi di dollari, la fabbrica della 200 di Sterling Heights, nel Michigan, sarà riconvertita per produrre la Ram 1500 a partire dal 2018, mentre la Jeep Cherokee sarà prodotta a Toledo come adesso, ma anche a Belvidere, nell'Illinois.
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Che significa questo? Che negli USA crescono di popolarità i SUV, cala il prezzo della benzina, e in altri paesi costa meno produrre le automobili: infatti le fabbriche statunitensi continueranno regolarmente a vendere pick up e SUV dei marchi Ram e Jeep, che hanno numeri più sostenibili, anche se le sostitute di Compass e Patriot saranno in realtà prodotte in Messico. Tutto questo fa parte in realtà di un piano di Marchionne, già discusso lo scorso anno con i sindacati, che punta a portare il profitto di Fiat Chrysler vicino al 12,1% dichiarato da poco dalla rediviva General Motors.
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E' presto per dichiarare la fine di Dodge Dart e Chrysler 200, che doveva essere da noi la nuova Lancia Flavia: al momento si sta cercando un partner estero per continuare la produzione.