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Raccontate la storia della vostra prima americana
#1
Mi piacerebbe sapere a cosa siete andati incontro quando avete preso la prima americana, aneddoti, paure , problemi ecc.

Come esempio allego la storia della mia prima americana. L'avevo gi? raccontata sul forum degli amici di "oldamericars", ma a mio avviso ? doveroso raccontarla anche qui.





Per raccontare la storia della mia prima americana, la Chevrolet Bel Air del ?58, devo andare indietro negli anni. Il tutto ? partito dal lontano 1977, quando cominciai ad interessarmi alla cultura americana Anni ?50. Conoscevo gi? personaggi come Bill Haley ed Elvis Presley, ma come ebbi modo di constatare a breve, quella era solo la punta di un iceberg!! Quando in TV davano film americani girati ?on the road?, non riuscivo a schiodarmi dal video, e per tutta la durata del film il mondo cambiava ed era come se ?entrassi? in quelle scene. In quell?anno, oltre ad una serie dedicata al regista Don Siegel, il quale prediligeva le scene in esterni e le automobili erano una costante, nel mese di settembre cominci? la famosa serie di telefilm ?Happy Days?. Beh forse oggi vi sembrer? ridicolo, ma io, classe 1963, faccio parte di quella generazione cresciuta con le immagini dell?America Anni ?50, ed Happy Days ne era parte integrante. Poteva cascare il mondo, ma dal lunedi al sabato, alle ore 19:20 io ero davanti alla TV, e non c?era verso di farmi fare altro fino alle 20:00. La cultura americana degli Anni ?50 cominciava ad influenzare massicciamente il mio modo di vivere, e man mano che il tempo passava scoprivo che pi? ne sapevo pi? mi piaceva. La botta definitiva la ebbi per? nell?estate del 1979, quando mia nonna decise di andare a trovare uno zio emigrato in USA nel ?48 e mai pi? tornato. Mi chiesero di accompagnarla, visto che nessun altro ne aveva voglia, e io mi ci buttai a capofitto. La New York di fine Anni ?70 era piena zeppa di automobili che si potevano fregiare dell?appellativo ?americane vere?, con motori enormi e carrozzerie da transatlantico, e quelle Anni ?50 e ?60 non erano ancora del tutto sparite dalle strade. Un mese intero passato in questo mondo, e la mia vita non fu pi? la stessa. Tornai a casa con la coda fra le gambe, e ci vollero molti mesi prima di riuscire ad accettare la vita normale che conducevo. I pochi soldi che da studente potevo avere, non li spendevo in sigarette e discoteche, come facevano i miei amici, ma finivano in riviste come Hot Rod, Car Craft e Custom Rodder, oltre ad una quantit? infinita di libri sull?argomento. Nel giro di due o tre anni avevo imparato un mucchio di cose, specialmente sulle automobili Anni ?50, che prediligevo, ma anche in fatto di musica, moda e lifestyle di quell?epoca. Questo mondo faceva ormai parte integrante della mia vita, ed era visibile. Non seguivo la moda di quei primi Anni ?80, ma quella dell?America Anni ?50, con capelli imbrillantinati e taglio duckass, jeans con risvolto, creeper ai piedi, camicie tipo bowling o magliette bianche, giubbotto nero da motociclista alla Marlon Brando, oppure ?collegiale? dalle maniche in pelle bianca. La mia compagnia di sfigati, nella quale si parlava solo di calcio o di Golf GTI, cominciava a starmi stretta e poco alla volta smisi di frequentarla. Ero entrato in uno di quei gruppi che all?epoca venivano chiamati ?bande metropolitane?, i Rockabillies. Avevamo una nostra piccola discoteca, dove facevamo feste su feste ubriacandoci di vecchio Rock?n?Roll e non solo. Ma mi mancava la macchina, quella vera, che mi avrebbe permesso di vivere ancora pi? intensamente l?amore per gli Anni ?50, ma non tard? ad arrivare. Pur facendo parte di una modesta famiglia, non avevo mai desistito! Volevo l?americana Anni?50, e solo la morte avrebbe potuto impedirmi di raggiungerla. Anche se mi lasciavano la massima libert?, i miei genitori non erano molto felici di questa mia ?passione?. Mio padre era ed ? ancora oggi filosovietico, quindi avere un figlio americanofilo non doveva renderlo molto felice. Mia madre, da buona meridionale verace, non si interessava di politica, ma non capiva comunque come potessi avere certe idee strane in testa. Le possibilit? di avere comprensione da parte loro si rivelavano perci? molto scarse. Alla fine per?, con l?aiuto di un amico che era diventato da poco proprietario di una Chevy del ?59, riuscii a convincere i miei ad accettare la cosa. Oramai il dado era tratto, e in qualche mese mi sarei seduto al volante della mia prima americana. Tramite un altro amico, con il quale oggi non ho buoni rapporti purtroppo, riuscii a fissare un appuntamento con il proprietario di questa Bel Air del ?58, della quale avevo visto gi? una foto e non mi dispiaceva affatto. Il pomeriggio di domenica 16 settembre 1985, alle ore 17 mi trovavo di fronte alla ?58 con mio padre pi? entusiasta di me. L?auto era in buone condizioni generali, funzionava benissimo ed aveva un sacco di optional. Vetri elettrici, cambio automatico, servosterzo, servofreno e sedile anteriore elettrico la rendevano unica. Non potevo crederci, stava andando tutto in modo magnifico, e quando il proprietario ci disse la cifra, mio padre accett? senza tentare nemmeno di trattare. In un attimo aveva staccato un assegno e pagato met? dell?importo! Era fatta! Avrei dovuto tornare la mattina seguente con il resto dei soldi e l?assicurazione. Quella notte non dormii affatto, non ci credevo e avevo paura che potesse succedere qualcosa che facesse svanire il sogno nel quale ero entrato. I miei si svegliarono pi? volte quella notte, e non persero occasione per prendermi in giro. Mai prima di allora mi ero alzato con un umore pi? roseo, non avevo fatto la solita fatica, ero in piedi e pimpante pur non avendo chiuso occhio. Alle 8 ero gi? davanti all?agenzia per l?assicurazione, che ovviamente non apriva prima delle 9. Alle 9:30 stavo facendo il passaggio di propriet?, e qualche minuto prima delle 10 consegnavo il saldo al proprietario il quale, in cambio, mi dava le chiavi!! Una stretta di mano e mi sedetti al volante, infilai la chiave nel cruscotto e mi girai incredulo verso il proprietario, ormai ex, il quale mi disse: ?beh? che aspetti??la vuoi portare a casa o me la devo riprendere??? Non me lo feci ripetere due volte, un giro di chiave e il suono del V8 riemp? il cortile di quella casa milanese. Misi il cambio in ?D? e schiacciai piano l?acceleratore. In men che non si dica mi ritrovai in strada in mezzo agli altri automobilisti che mi guardavano come un marziano. Pensavo di incontrare difficolt? nella guida di un mezzo largo due metri e lungo pi? di cinque, ma la Bel Air si guidava con un dito, era docilissima e morbida come una gattina. Il V8 ronfava tranquillo sotto il cofano, e passati i primi cinque minuti mi sentii a mio agio, come se l?avessi guidata da sempre. La mia vita era cambiata, la Bel Air mi aveva portato in una dimensione nuova, che per troppo tempo avevo creduto irraggiungibile. Ogni volta che pigiavo l?acceleratore e il V8 si faceva sentire, l?adrenalina schizzava a livelli altissimi. Provai ad accendere la radio, giusto per vedere se funzionava, ma rimase muta. Dopo aver smanettato per qualche secondo, la lasciai stare. Una trentina di secondi pi? tardi, la voce di una donna irruppe nell?abitacolo ad un volume altissimo dicendo: ?IL PRINCIPE DEL GALLES HA DETTO CHE?! Mi prese un colpo, ma capii subito di cosa si trattava. Pur essendo un tecnico in elettronica, non avevo tenuto conto del fatto che la radio, originale del ?58, era di tipo valvolare, quindi aveva bisogno di un minuto per scaldarsi. Io avevo alzato tutto il volume e poi, pensando che non funzionasse, me ne ero dimenticato. Passai qualche minuto con la tachicardia, ma felice! Mia madre quando la vide disse che lei non ci sarebbe salita assolutamente, a suo dire era talmente grossa che ne aveva paura, mentre mio padre mi apostrof? cos?: ?vedi di non romperla subito?. Un regalo fantastico, fattomi un anno dopo la maturit? perch? avevo deciso di non proseguire gli studi e loro quasi non mi avevano parlato per mesi interi! Ma ora era tutto finito, e finalmente avevo l?auto sognata. La sera passai a trovare gli amici della vecchia compagnia, che non mancavano mai di prendermi in giro per il mio stile e perch? ero talmente pazzo da volere un?auto americana. Ma quella sera la musica era diversa, rimasero tutti di sasso, non credevano che ce l?avessi potuta fare, proprio io che venivo da una famiglia di operai ora giravo su una bestia da 4600cc, molto al di fuori dei loro schemi mentali predefiniti!! Era troppo bello vedere quelle facce, che fino a poco tempo prima ridevano sicure, decomporsi come quelle dei cartoni animati! Uno spettacolo impagabile, come impagabili erano le sensazioni provate al volante della Bel Air. L?estate seguente, dopo un mese passato in carrozzeria per ridare alla piccola il suo colore originale, two tone gold & white, i miei mi dissero senza mezzi termini che in vacanza ci saremmo andati con lei!! Non ? possibile pensai. Ma si rendono conto di quanta strada c?? fino a Capo Vaticano, in Calabria?? Inoltre nessuno dei due ha uno straccio di patente, quindi mi tocca guidare per 1200 kilometri. Provai a fargli cambiare idea dicendogli che sarebbe stato troppo dispendioso, ma mio padre con un tono che non ammetteva repliche mi disse: ?tu pensa a guidare che ai soldi ci penso io?!! E cos? fu!! Ed ? stato divertente, in Calabria pareva di essere il Papa!!

Oggi, nei primi anni del nuovo millennio la Bel Air ? ancora nel mio garage. La uso un pochino di meno, ma le sensazioni sono sempre di prim?ordine, e non mancano mai. Altre americane le fanno compagnia, una Mustang convertibile del ?72 e una Oldsmobile Super 98 del ?77. Un pickup Ford F100 del ?56 le ha fatto compagnia per quasi due anni ma poi si ? dovuto sacrificare per salvarmi la vita!

A quarant?anni suonati i capelli non ci sono pi?, ma nulla ? cambiato, sono sempre un Rockabilly convinto, e la passione per le auto americane fa sempre parte della mia vita e non accenna a scemare, anzi, aumenta quando sento che sempre pi? gente si avvicina a questo fantastico mondo. Mi piacerebbe poterli incontrare tutti, per condividere la passione e vivere insieme le sensazioni che i nostri mezzi ci danno. Al mio fianco c?? una donna fantastica che adora questo mondo fatto di cromo e cilindrate enormi, e questa penso sia la fortuna pi? grande!!





Mercurio.
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#2
woooooow mercury... adesso mi leggo tutto...



comunque questa discussione si pu? spostare benissimo in "americane in generale" perch? si parla delle vostre prime americane... :winns:
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#3
[quote name='flaviospeed' date='Jun 26 2004, 10:28 AM']woooooow mercury... adesso mi leggo tutto...



comunque questa discussione si pu? spostare benissimo in "americane in generale" perch? si parla delle vostre prime americane... :winns:[/quote]

Jawhol!!
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#4
complimenti mercury!!



questa storia mi ha dato un motivo in pi? per raggiungere il mio obiettivo... e ragazzi... credeteci fino in fondo!!! come st? facendo io da un anno e penso di continuare cos? per il resto della mia vita!!! :winns:
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#5
[quote name='flaviospeed' date='Jun 26 2004, 10:53 AM']complimenti mercury!!



questa storia mi ha dato un motivo in pi? per raggiungere il mio obiettivo... e ragazzi... credeteci fino in fondo!!! come st? facendo io da un anno e penso di continuare cos? per il resto della mia vita!!! :winns:[/quote]

Bene, bene, bene!! Lo scopo era proprio questo.

Se sono riuscito io, che potevo contare solo su una grande passione, e pochissimi soldi, ci pu? riuscire chiunque! L'importante ? non mollare mai!! Qui non siamo di fronte ad automobili da 500 mila euro, che per i pi? sono e rimangono un sogno irraggiungibile, ma siamo davanti ad una realt? ben diversa, dove la passione conta pi? dei soldi e dei pareri negativi che gli altri ci possono dare. Il mondo delle auto americane ? come un film!! Sta a noi decidere se ci accontentiamo di essere spettatori oppure vogliamo viverlo da protagonisti!!





BigHollywoodBoy.
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#6
MERCURY, la tua storia mi ha lasciato senza parole! Ti ammiro per quello che sei riuscito a fare,un'impresa incredibile che sono sicuro che in pochi riusciranno ad eguagliare...Non credo che sia possibile per tutti comunque...tralasciando l'aspetto economico del quale grazie al signore non mi posso lamentare, non potrei mai chiedere come prima auto a mio padre una americana.Mi riderebbero addosso tartassandomi con le solite domande del tipo :ma hai idea di quanto consuma?dove la metti per parcheggiare,in un parcheggio per camion?tendando cos? di smontarmi,senza cattiveria sia chiaro,ma cercando di farmi capire che ? meglio cos? per me...Un piccolo episodio:Ieri mia madre ha trovato un foglio con sopra dei titoli di alcuni libri che vorrei ordinare in libreria del tipo"Mustang:40years..."e sapete cosa mi ha detto???"perch? non leggi qualche cosa di istruttivo una volta tanto..." Penso di aver reso l'idea...

Sarei curioso di sapere in che situazione ? il mitico Flavio, mio quasi coetaneo(io 16 lui 17 anni)
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#7
[quote name='Rai mustang' date='Jun 26 2004, 01:40 PM']Sarei curioso di sapere in che situazione ? il mitico Flavio, mio quasi coetaneo(io 16 lui 17 anni)[/quote]

eh raimondo... la mia situazione ? molto simile alla tua... mi spiego:

io vivo con persone che hanno pareri negativi sulle auto americane... i miei genitori... prima di tutto... anzi... per dire la verit?, avevano, ma non lo vogliono ammettere... ti racconto una cosa che ? successa un mesetto f?: ho conosciuto il mondo delle americane grazie alla mio grandioso amico daniele (pdani) che a sua volta mi ha fatto conoscere max (Max), attuale presidente del primo club di auto americane federato asi. ecco... un giorno ci siamo trovati per cenare insieme e mia madre e mio padre hanno visto l'auto di max... una buick electra del '72 (mi sembra)... inutile dire che ? bellissima... quando i miei genitori l'hanno vista sono restati di m3rda... hanno visto un'americana! :cool9: per tre giorni erano contentissimi delle idee che avevo sulle americane, ma gi? al quarto giorno erano contro... adesso loro mi dicono che gli piacciono le auto americane ma fanno le domande inutili e stupide che ben sai... idem mio fratello... lui non si sporcher? mai la mani per aggiustare un V8 che perde olio... (mi dispiace dire queste cose in pubblico ma non penso che ci siano problemi se una persona non condivide la stessa passione... non la condivide punto e basta... non c'? nulla di male! :winns: ) lo stesso i miei amici... ogni venerd? sera vado a dei ritrovi con un mio amico che ha una honda integra elaborata... ci troviamo e siamo ogni sera 200/250 macchine (il massimo ? stato 360) tutte auto tunninzate... e tutti mi ridono dietro... tu ti chiederai perch? continuo a frequentarli... perch? li sfido! mi dicono che non sono un riccone (questo ? vero) e quindi non posso avere un'americana a casa (questo non ? assolutamente vero!!!)... io mi diverto a sentire queste cose... peccato che quando arriva una dodge charger del '71 (mi sembra) o una chevrolet camaro del '79 restano ammutoliti... :winns: in quei momenti loro mi guardano seri e io continuo a ridere... mi diverto un sacco... solo una volta un ragazzo mi ha fatto girare veramente le @@... mi offendeva vermanete... adesso lui... ex-proprietario di una civic e neo-proprietario di una camaro mi da rispetto per la mie idee... e mi porta rispetto anche per la mia persona... cio? il rispetto per un qualsiasi ragazzo 17enne... ti dico... non c'? mai stato nessuno che mi ha dato corda, ovviamente tranne i ragazzi di padova e i ragazzi che ho conosciuto qui in forum. quindi, come "condivisione della passione" sono a 0. il mio bilancio economico ? molto scarso... in 17 anni della mia vita sono riuscito a mettere gi? un p? di soldi ma non cos? tanti da comprarmi un auto e mantenermela da solo... il pro ? che ho gi? pagato (a mie spese) certe cose... per esempio la patente... i soldi li ho messi da parte quindi non mi pongo il problema... per lo spazio spero di riuscire ad ottenerlo grazie ai permessi che mi da il comune per fare una doppia entrata nella mia casa (a giorni), ecc. adesso devo aspettare i 18 anni, fare la patente e fare un p? di pratica con auto normali... guidare una muscle car non penso che sia la stessa cosa come guidare un fiesta 1.1... rai... io penso che comprarsi un'americana (sopratutto se hai i soldi) a 18 anni non ? un delitto! io non penso di riuscire per i 18, ma prima dei 20 sicuro! adesso st? cercando, vedendo, informando e preparando la strada per non fare errori quando avr? un'americana a casa... ? come una bambina... bisogna curarla in ogni minimo dettaglio... io come utilitaria user? l'auto di mia madre (ford fiesta) visto che quando ha problemi c'? il sottoscritto che la mette apposto... un p? di considerazione me l'ha data... invece la MIA auto sar? un'americana... i pareri degl'altri non m'interessano... se devo sbagliare sbatter? la testa ma non penso che questa volta la sbatter?... ho sbagliato tanto nei miei pochi anni di vita, e ho capito (ho avuto problemi fisici abbastanza gravi in passato e mi st? curando... le conseguenze a questo fatto realmente successo mi ha fatto cambiare la mia testolina)... e forse (gli altri dicono senza "forse") sono pi? maturo di quelli che hanno 25 anni... riassumendo? riassumendo ti dico... quando una persona ti prende in giro, o ti fa sentire offeso per la tua passione guardalo negl'occhi per un momento... sorridi... e dagli un pacca sulla spalla... capir? da solo... e star? ammutolito per un bel p?... garantito! non farti condizionare dagl'altri... se non da veri intenditori!



avere un ragazzo coetaneo che ha gli stessi problemi mi fa sentire ancora pi? forte di quello che sono adesso! :cool9: spero che ti sentirai anche tu come me dopo questa "breve" :winns: risposta! :winns:
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#8
ps=grazie rai che mi hai dato l'oppurtunit? di liberarmi un p?! :winns:
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#9
Grazie a te Flavio per avermi ridato spirito e coraggio,spero che un giorno(abb.vicino) potremmo conoscerci e parlare faccia a faccia, in un mondo dove anche gli amici spesso non capiscono certe cose (anche se mi rispettano ugualmente, altrimenti... :winns: ).anche a me ha fatto piacere sentire un coetaneo esprimersi in alcune cose che condivido.Grazie anche a te Flavio
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#10
Ragazzi, ragazzi, siete nelle mie stesse condizioni. Quando nel '79 tornai dagli USA, passai un terribile periodo di sconforto, durato quasi sei mesi. Il rendimento a scuola ovviamente andava di pari passo, e il rapporto con gli amici di sempre non era soddisfacente come prima, o almeno a me cos? pareva. Ho rischiato di andar fuori di testa seriamente, ma poi sono riuscito a farmene una ragione. A 16 anni non si pu? decidere di mollare tutto e scappare in un Paese straniero, quindi mi tappai il naso e continuai la mia vita normale. L'esperienza americana mi aveva aperto un nuovo mondo, dal quale io non potevo star fuori, quindi il mio passatempo preferito era cercare libri, riviste, guardare film girati "on the road", specialmente quelli vecchi, in modo da addentrarmi sempre di pi? in questa cultura fantastica. E alla fine mi sono reso conto che anche essendo italiani, non si ? poi cos? distanti da quel mondo, e anche se non sar? mai come quello vero, anche qui da noi si pu? vivere in maniera simile. Non avevo molti soldi, non ne ho nemmeno adesso :cool9: , ma quei pochi che mi passavano per le tasche non finivano in sigarette e discoteca come facevano tutti quanti gli altri. Preferivo passare una domenica pomeriggio sdraiato sul divano di casa, con in mano un bel libro tipo "Fins & Chrome", il dizionario d'inglese e un bicchiere di coke al mio fianco, piuttosto che rovinarmi le orecchie in discoteca al suono di una musica che gi? cominciava a non piacermi (periodo nel quale andava forte "La febbre del sabato sera"). S? certo, le ragazze mi mancavano un pochino, ma tanto le possibilit? di andare oltre un bacio veloce erano talmente scarse da non costituire un richiamo accettabile. La sera, dopo cena, dovevo inevitabilmente sentire tutte le mirabolanti storie degli amici che erano riusciti a ballare con la tizia carina di turno, oppure sorbirmi le discussioni sulla domenica calcistica, quando andava bene, senn? si scadeva nei loro sogni di A112 Abarth o 127 70HP :winns: per arrivare al massino ad una Golf GTI. E' ovvio che quando dicevo loro cosa avevo fatto, mi ridevano in faccia, mi davano del finocchio, senza sapere che la mia prima esperienza sessuale completa la avevo gi? avuta, e proprio a New York con una ragazza pi? grande di me!! Ma non potevo certo dirlo, tanto non ci avrebbero creduto!! Come si pu? amare il mondo delle auto americane in un ambiente del genere, e sperare di uscirne vivi?? Come si fa a conciliare la vita normale, in una famiglia normale come la mia, con una passione tanto distante come questa?? C'? il modo, ed ? abbastanza semplice: NON SCORAGGIARSI MAI!! Io, dai 16 ai 20 anni, avevo gi? avuto un sacco di discussioni con in miei genitori su questa storia, ma non mi sono mai smosso di un millimtro dai miei propositi. Ricordo la frase che dissi loro in un momento di massima disperazione: " C'? solo una cosa che mi pu? impedire di avere l'americana, solo una, la morte!! Ma se il Signore mi fa la grazia di concedermi ancora una quindicina d'anni di vita, allora ne vedrete delle belle!!"

Infatti ne hanno viste di bellissime, sono stati loro a regalarmi la Bel Air!! :winns:

Se avessi dato ascolto a tutti quelli che cercavano di "riportarmi sulla retta via", genitori inclusi, ora forse sarei uno dei tanti sfigati che non trovano altro di meglio che perdere tutto il loro tempo dietro ad una squadra di calcio, domenica allo stadio compresa. Ora non dovrei star qui a lambiccarmi il cervello per decidere se andare alla Ederle con la Mustang o con la Bel Air. Non avrei la preoccupazione di cercare il compressore dell'aria condizionata per la Oldsmobile, che si ? rotto l'anno scorso e non l'ho ancora cambiato!! Non dovrei pensare a come far star su i copricerchi alla Bel Air, che si staccano ad ogni curva che faccio!! E, dulcis in fundo, invece di passare qualche sera nel capannone di El Camino a lavorare sulle nostre macchine con un sottofondo di buon vecchio Rockabilly, potrei starmene tranquillo in poltrona di fronte alla TV a guardare qualche porcheria e addormentarmi russando prima delle 21:00!!

S? s?!! Mi sono giocato la possibilit? di una vita tranquilla e spensierata!!

Mah!!, penso proprio che vender? le americane e comprer? una bella Dahiatsu!! Cos? da non aver pi? preoccupazioni!!

Ciao.





PS: Un consiglio: non arrivate MAI ai ferri corti con i genitori. Se mantenete ferme le vostre intenzioni, e mantenete anche il rispetto dovuto nei loro confronti, ? molto probabile, se non sicuro, che arriveranno ad accettare e a sostenere la vostra passione. A me ? successo!!







BigRelaxedBoy.
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#11
[quote name='Mercury' date='Jun 27 2004, 04:37 PM']Mah!!, penso proprio che vender? le americane e comprer? una bella Dahiatsu!! Cos? da non aver pi? preoccupazioni!![/quote]

non volevo dirlo ma...



QUELLO DI COMPRARMI UNA DAHIATSU (o come cavolo si scrive) E' SEMPRE STATO IL SOGNO DELLA MIA VITA!!! ALTRO CHE MUSTANG...



:winns: :winns: :cool9: :cool9: :winns: :winns: :winns: :winns: :cool9:
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#12
[quote name='flaviospeed' date='Jun 27 2004, 08:33 PM'][quote name='Mercury' date='Jun 27 2004, 04:37 PM'] Mah!!, penso proprio che vender? le americane e comprer? una bella Dahiatsu!! Cos? da non aver pi? preoccupazioni!![/quote]

non volevo dirlo ma...



QUELLO DI COMPRARMI UNA DAHIATSU (o come cavolo si scrive) E' SEMPRE STATO IL SOGNO DELLA MIA VITA!!! ALTRO CHE MUSTANG...



:cool9: :winns: :cool9: :winns: :cool9: :winns: :winns: :winns: :cool9: [/quote]

S? s?, io pure!! :winns: :winns:





BigDahiatsuFanBoy
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#13
Beh ragazzi, qui ne sta uscendo un vero e proprio "confessionale".

Bellissima ed appassionante la tua storia Mercury.

Per Flavio: porta pazienza, penso che col tempo i tuoi accetteranno la tua passione, io ho trovato che sono persone molto intelligenti, ma come genitori posso capire che si preoccupino (tutte le cose sconosciute fanno paura, quando conosceranno di pi? l'argomento lo temeranno di meno).

Credo che tutti noi che abbiamo idee ed aspirazioni lontane dalla grigia normalit? abbiamo passato o stiamo passando queste situazioni di conflitto con chi ci sta vicino, ma, come ha gi? detto Mercury, l'importante ? mantenere ragionevolmente le proprie convinzioni rispettando quelle degli altri, in questo modo soltanto si riesce a guadagnare la stima di chi la pensa diversamente da noi riuscendo ad impostare una serena convivenza.



Bene, per? adesso raccontateci qualche altra storia sulla vostra prima americana che sono curioso.
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#14
Caro Pdani, approvo in pieno quello che tu dici. E' proprio vero che i genitori hanno paura di quello che non conoscono, ma una volta visto di cosa si tratta, parlando di automobili americane, la maggior parte di essi abbassa la guardia e concede praticamente tutto. La mia esperienza, anche se lontana nel tempo, la dice lunga!!

Ciao.





BigNostalgicBoy
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#15
Ma fammi pensare un po (la mia prima americana) lei aveva 16 ed io aveva 13 oh aspetta stati parlando di macchine vero? cmque la mia primo macchina era un Ford Woody (V8) (naturalmente) e poi ho avuto un 54 chevy pickup e dopo un chevelle. Con me doverei parlare del mio primo macchina Europea ha ha ha. :winns:
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#16
[quote name='BLACKMAGIC' date='Jun 29 2004, 07:57 AM']Ma fammi pensare un po (la mia prima americana) lei aveva 16 ed io aveva 13 oh aspetta stati parlando di macchine vero? cmque la mia primo macchina era un Ford Woody (V8) (naturalmente) e poi ho avuto un 54 chevy pickup e dopo un chevelle. Con me doverei parlare del mio primo macchina Europea ha ha ha.  :winns:[/quote]

Hey Magic, perch? non ci racconti com'? andata quando hai cominciato a guidare?? Di sicuro l'hai fatto in USA, e quindi per noi la storia potrebbe essere veeeeery interesting!! Facci questo regalo Magic, e se non te la senti di scriverla in Italiano fallo in Inglese, poi ci pensiamo noi a tradurre per chi ha problemi!!

Ciao.





BigPrayin'Boy.







PS: puoi anche raccontarci "l'altra" prima volta, se vuoi!!
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#17
Per? non vale Black Magic, tu parti avvantaggiato!

Ma penso tu abbia avuto qualche problemino nel guidare la tua prima europea, d?i raccontaci le tue "prime", sarebbe molto interessante la cosa vista dall'altra parte dell'oceano!
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#18
Citazione:d?i raccontaci le tue "prime"



eheheheheh... bravi ragazzi... :winns: :cool9: :winns: :winns: :winns: :cool9: :winns:
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#19
In attesa che il simpatico Black magic ci racconti la sua prima oltreoceano, beccatevi sto malloppo ehehehe.



Un piccolo preambolo...questa ? la storia della mia PRIMA american car, da anni non la possiedo pi?, a lei son seguite altre auto, ma come si suol dire ...il primo amore non si scorda mai! L'ho rivista da poco... al meeting del Carolina... Mi ? un p? dispiaciuto vedere come l'hanno fatta, ma pazienza ... ? cmq. bello sapere che circola ancora.



Pur essendo un filino pi? giovane dell?amico Mercurio ( son classe ?68 ? pprrrrtt Mercury sei ad un passo dalla pensione) sono pure io cresciuto a pane, nutella e telefilm americani. Chips, Hazzard, Starsky ed Hutch portavano quotidiamente le auto americane nella mia casa ? come non innamorarsene? E poi, appunto, il fenomeno Happy Days!!! E? stato come rimanere fulminato sulla via di Damasco!! Da li ? partito il mio entusiasmo per l?America, gli anni ?50 ed il rock?n?roll.



Crescere ed avvicinarsi al movimento Rockabilly ? stato un tutt?uno. A, Milano nell?estate dell?84, essere Rockabilly voleva dire andare alla ?saletta? di Jo Squillo. E qui per la prima volta ho conosciuto Mercury. Veniva armato di libri sulle auto americane, come un missionario che diffonde il verbo; e noi, invece di ballare, guardavamo e leggevamo, sognando il giorno in cui avremmo potuto possedere un?auto con le pinne alte 40 cm!!!



Finalmente arriva il ?90. Qualche soldino l?ho messo da parte, perch? non prendersi l?agognato oggetto del desiderio? In Italia per? pareva che il mercato non mi offrisse molto? sfiga mia ma mi han proposto solo catorci a prezzi folli?ed allora, visto che capitavo spesso in Inghilterra per lavoro, decisi di rivolgermi ad un dealer locale.



Questi prima mi propone una Chevrolet bel Air 2 porte del ?59 che sta importando dagli USA, ma poi per arcani motivi l?auto svanisce. Salta fuori una Dodge Coronet del ?59!! La vedo in foto?? bellissima ha delle pinne spaziali. Me ne innamoro. La prima volta che l?ho guidata ? stato un panico. Immaginatevi: il traffico di Londra, si viaggia dalla parte ?sbagliata della strada? e ovviamente diluvia. Dopo qualche chilometro il tergicristallo si mette di traverso, si impunta e poi vola via, atterrando nei pressi di una bus stop. Inchiodo, e vergognandomi un pochino raccatto i suoi miseri resti. Porto l?auto ad uno spedizioniere con cui lavoro, e questi mi carica l?auto su un TIR con destinazione Milano. Piccolo intoppo in frontiera. L?auto pu? passare ma l?autoradio e l?accendisigari devono pagare la tassa apposita (ve le ricordate le marche da bollo sull?autoradio?). L?autista del camion, che ? uno sveglio, non si scompone. Smonta l?autoradio, rimuove l?accendisigari e, dopo averli nascosti in cabina procede alla volta di casa mia!! Per? devo pagare la dogana?all?epoca c?era ancora il 38% (governi ladri!).



Cmq. La Dodge ha il grande vantaggio di essere gi? targata in Inghilterra. Nel ?90/91 escono le prime maledette normative antinquinamento che limitano l?importazione di veicoli non conformi. Vado in panico. Incomincio un pellegrinaggio tra diverse agenzie di pratiche automobilistiche per capire come si pu? targare. Alcuni sono solo dei profittatori, che, con la scusa di ?vendere un sogno? (testuali parole loro), fanno cose poco pulite a prezzi esorbitanti.



Mi parlano dell?Asi, grazie alle tecniche di questaultima si pu? procedere. Meno male che scatta l?anno e la lista chiusa ASI che era ferma ai modelli ?59 fa un passo avanti, cos? ci sto dentro al pelo. Il guro, che ha stilato la lista chiusa delle auto americane, aveva infatti deciso che le tutte le Dodge del ?59 non fossero storicamente interessanti, fatte salvo le rarissime D-500 ?che poi manco sono un modello, ma un equipaggiamento a richiesta!! :winns:



Finalmente all?agenzia dicono che con le tecniche ASI si pu? procede, per? subito nasce un altro piccolo intoppo. La motorizzazione italiana mi chiede il libretto originale, che ovviamente ? stato ritirato dal dipartimento dei trasporti britannico e sostituito con un equivalente per l?esportazione (v561). Non sentono ragioni, vogliono l?originale o un documento che attesti il motivo per cui manca.

Per fortuna sto per riandare in Inghilterra. Mi presento agli sportelli della motorizzazione inglese spiegando loro il problema. Ovviamente mi guardano sbalorditi e faticano a capire come la motorizzazione italiana possa mettere in dubbio la validit? della procedura che ha portato al rilascio del mio v561. In un primo momento dicono che non hanno la pi? pallida idea di come fare a dichiarare che quello che hanno fatto ? corretto.. poi, si commuovono e su un pezzo di carta mi scrivono a mano una dichiarazione.

Li ringrazio ma gi? so che faccia potranno fare i solerti funzionari della motorizzazione di fronte a quel ?documento?. Mi viene un lampo di genio?vado al consolato per chiedere loro di ?autenticare? in qualche modo il mio pezzo di carta. E cos? scopro che non sono il solo ? anzi, al consolato, consci delle assurde richieste degli uffici provinciali della motorizzazione hanno gi? pronto un prestampato. Due timbri e via!!!



Intanto, in attesa dell?immatricolazione, circolo per diversi mesi con una targa, che pur riportando il numero di registrazione inglese, ? fatta come quelle americane (in Inghilterra sono abbastanza intelligenti da non formalizzarsi sui particolari ehehe).

Pur avendo il garage dall?altra parte della citt?, vado a prenderla quasi tutte le sere. Per me quel periodo ? stato la mia ?dolce vita?. Quanti aneddoti. Quante risate. La gente mi scambia per americano, ai semafori mi chiedono le cose pi? cretine di questo mondo (le solite domande quanto fa, che cilindrata ??ma ? na cadddilllaccc? ) ma lo fanno scandendo le parole!!! Faccio fatica a non scoppiare a ridere ogni volta.

Una domenica per comprare due biglietti del teatro per mia zia, siamo andati in San Babila con sette auto anni ?50!! In pochi minuti si ? formata una calca come se stessero girando un film!! Altro bel ricordo ? la faccia di Mercurio, che era a bordo con me, quando, durante la guerra del golfo, ad un semaforo, faccio la V di vittoria a degli arabi che ci squadrano male!! Mi sa che qualche capello lo ha perso proprio in quella occasione.


Allegati
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"Rock 'n' Roll will be gone by June" - Variety, 1955

"We must not look to government to solve our problems. Government is the problem." - Ronald Wilson Reagan, 1981

Lake Cruisers
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#20
Hai rimesso la foto??? Miiiii che dolore!!!





BigBoy.
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