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Versione completa: neolo32 la mia Edsel
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Guest

Salve a tutti !!!

Avevo promesso che mi sarei fatto risentire, per raccontare l'incontro con la Edsel . Sarebbe la prima parte ancora in formato brogliaccio, quando questo autonno vedr? di raccontare la parte Spagnola, cercher? di unificarle,buona lettura sotto l'ombrellone e buone vacanze a tutti edmondo



allegato ;







LA MIA EDSEL





Verso le 4 del mattino, ero il plancia di comando, allorch? quasi alla ns. Dritta avvistammo i lampeggi del Faro di Cabo Finisterre in Galicia, Spagna .

In questo momento era l?alba prima del sorgere del Sole, presi il cannocchiale dal carteggio per assistere allo spegnersi del richiamo amico e sicuro, di quel gruppo di lampi, di quel Faro tra i pi? famosi del mondo, croce e delizia dei naviganti .

Arrivando dall?Oceano, era come dire, lo stipite di destra della porta di ingresso del frequentato Canale della Manica .

Il Comandante era presente, come si conviene, quando si imposta una strategia,

???Due gradi a Babordo, alla via cos?? ordin? al timoniere , corretta decisione pensai con presunzione tra di m? .

Da ora innanzi, molta attenzione e garbo nell?avanzare, occhi incollati ai binocoli, ed uno capace al Radar, i freni in mare ? come fossero a tamburo e pieni di grasso, inutili .

Mentre si inverte il senso di rotazione delle eliche, si ? gi? spento il fragoroso botto della collisione .

Non avevo cambiato mestiere, ero ospite gradito, forse solo tollerato, della plancia di comando della Motonave ?Sun Moss? modernissimo Cargo Navetta della Canadese Sun Lines, in rotta verso Hull in Inghilterra costa Orientale, proveniente da Port of Spain, isola di Trinidad delle Piccole Antille, carica a rasare di Bauxite . Erano due navi gemelle, che alternate facevano avanti e indietro, ed accettavano passeggeri paganti, che inizio anni 60 corrispondeva a 7 US $ a persona al giorno per cabina doppia, oppure $ 11 per cabina singola, mangiare troppo abbondante e buono compreso, escluse le bevande alcoliche . Totale 8 cabine, tutte con vista sull?Oceano .

Terminati i due contratti triennali, ed il Pepsi Party, spedite le cose care per bauli via Mare, imbarcati moglie e pargoli su di un Super Costellation della Pan Am verso l?Italia, mi organizzai una vacanza premio, con la collaborazione di una paziente amica, riuscimmo a trovare il modo di riservare un passaggio Nave, Port of Spai-Hull con la Sun Lines , durata media del viaggio c/a due settimane . In questo viaggio solo tre passeggeri, era la stagione degli Hurricans .

Lista passeggeri ; Io, un Santone contemplativo Indiano, ed una Suora di una delle numerose congregazioni inglesi, questi due aspettavano solo che il tormento del mal di mare cessasse. Dopo la partenza mai pi? rivisti a tavola, eravamo sempre e solo il Comandante, Primo e Secondo Ufficiale ed un pallidissimo eroico Ufficiale di macchina, che il sole lo vedeva solo quando andava a casa sua alle isole Loofoten, dove anemico, una volta all?anno lo vedevi 24 ore al giorno per sei mesi consecutivi .

Comandante Wully, Canadese, giovane e gentilissimo innamorato del Mare, (affinit? elettive) mi permise di frequentare con le dovute limitazioni, il ponte di comando, ne feci subito la mia seconda dimora, imparai teoria e pratica, equivalente a due anni di Accademia Navale, grazie anche alla complicit? dei due ufficiali .

Le mie letture preferite nell?ordine :

Effemeridi dell?anno in corso, Tavole HO 246 (orrore, dell?aviazione), Portolani bastava scegliere tra il centinaio disponibili, Elenco dei Fari, e la Bibbia delle Bibbie Marittime ? Ocean Passage for the World ? dell? Ammiragliato Inglese, e via cosi . Nei momenti dedicati alla ricreazione, sognavo sulle carte Nautiche del Globo .

Sintetizzando, i soldi meglio spesi in vita mia, essendo per fortuna di costituzione sana .

Terminate le vacanze mi presentai come da ordini, alla Fabbrica Scintilla di Solothurn CH, prendendo casa a Zuchwil . Chi l?avrebbe detto che anni dopo sarebbe diventato il pi? importante spontaneo raduno di Belle Americane della Svizzera . Mancato !

Bisognava dare una mano extra, in quanto l?eccessivo intensificarsi dei rapporti commerciali tra Israele e la Germania, aveva decretato un embargo totale dei prodotti di questa ultima, da parte di tutti i Paesi Arabi, di conseguenza essendo Scintilla subsidiaria della multinazionale, il transito virtuale della merce dalle Ns. parti, nuovo imballaggio, eludeva l?embargo. Il transito era si virtuale, ma il cartaceo no, c?era lavoro per 12 ore al giorno, poi le proteste si attenuarono, tutto rientr? nella normalit? e noi finalmente iniziammo ad occuparci dell?invasione della Spagna, che poi era il progetto per il quale sarebbe scattato un nuovo contratto triennale.

Inutili studi di settore e ricerche di mercato, finalmente inizio 1961 partito stracarico con la mia Peugeot 403 in avanscoperta verso Madrid .

Risolto consueto ; cerca casa, cerca collegio per i ragazzi, arrivo famiglia, prime autorizzazioni a procedere ed eccomi in strada per conoscere il territorio, e le reali possibilit? di buon risultato .

Primo viaggio esplorativo, Madrid, Albacete,Alicante, Valencia, Barcellona e per risalire a San Sebastian, era pi? spedito passare per Andorra, usare le strade Francesi sino Bayonne ed rientrare poi in Spagna.

Conobbi Carlo C. perch? avevo una voglia senza speranza, di un piatto di Spaghetti, per quanto possibile, pomodoro e basilico . L?insegna ? Il Tridente? pi? confinante tricolore, mi spinsero entrare esageratamente trafelato, come quando agguanti il treno gi? in movimento .

Non era il caso, il ristorante non si sarebbe mosso, anzi allargando le braccia, un centinaio di kg. e un sorriso a forno di pizza, mi diedero il ?Bienvenido?, stranamente in Spagnolo, in questo Principato di Andorra, dove tra le quattro lingue in uso, prevale solo il Catalano (vietatissimo) .

Avevo in mano El Pais appena acquistato . La mia inflessione Sudamericana non lo convinse,

in romagnolo mi invit? ;

???Se ? da solo, qui star? benissimo??? e mi indic? un tavolo tristemente apparecchiato per un povero solitario, una rosa a gambo corto ed una sedia vuota al mio lato, casomai !!!!

Frugando nel vuoto di quella sedia mi rabbuiai, nella vita sino ad ora ero riuscito solo a galleggiare con marea media, sempre meglio che sfiorare i dolorosi ricci della bassa, invece chi galleggiava sempre in alta marea, era per esempio il mio capo finanziario a Madrid , viaggiava senza eccezione con la desiderabile Maryon, sua segretaria personale, brutta cosa l?invidia covata in solitudine .

Mi imposi di pensare solo a quei poveretti, uccisi dalle amanti rancorose, che malgrado le promesse erano condannate a morire zitelle .

Mi guardai attorno, un rettangolo con una ventina di tavoli, arredato sobriamente, la parete di sinistra verso l?uscita, direi la parete folcloristica, nell?ordine una locandina di una corrida risalente agli anni quaranta, a seguire una splendida foto di un toro razza Miura che con il muso a sfiorare l?erba, ti cova con gli occhi, prende le misure, pronto a scattare, soggiogato fai spontaneo un passo a lato . A seguire uno sguardo aereo di Parigi, per onorare la Francia, per ultimo un grande dipinto con visione particolare sul locale Pic de Catevardis c/a 3000mt .

Inserite in modo volutamente disordinato, le classiche foto di avventori celebri, con Carlo C. sempre al fianco, e dedica traversale . Degno di nota un Hemingway magrissimo, un Orson Welles con Rita Hayworth, la nostra bellissima Silvana Mangano nella erotica foto di ?Riso Amaro? senza Carlo C. pi? altre celebrit? a m? sconosciute, che provenivo da oltre Oceano .

Arrivati i bramati Spaghetti profumati, mentre Carlo C. ci grattugiava sopra Parmigiano originale, mi cadde l?occhio sulla parete di destra, non era possibile, mi alzai abbandonando quel ben di Dio, allo sconcertato oste .

La parete destra sembrava riservata a cose private, un gruppo di sei foto, formato A8, incorniciate elegantemente da un filetto di alluminio satinato, tutte a fondo bianco, rappresentava in varie angolazioni una Studebaker Starliner del 1953 . Poi seppi : motore 8V con valvole in testa, servosterzo idraulico, 3 manuali pi? Overdrive .

???Adesso Lei mangia gli Spaghetti, preparati da m? personalmente, poi se al posto del secondo preferisce parlare di ferri vecchi mi prendo la serata libera, d?accordo ??????

E mi risped? di forza al tavolo .

Carlo C. orgoglioso suddito del Titano, era arrivato qui veramente per vie tortuose .

Nel 1942 era intruppato a forza nell?ancora Regio Esercito, operava nella sussistenza, dalle parti di Palmanova (Friuli), un binario morto tra due filari di alti pioppi, che occultavano ai ricognitori alcuni vagoni stipati di quelle cose, che concorrevano a creare il cosiddetto ?rancio?, tanto discusso dalle truppe .

Venivano i camion a caricare, anche gli Alleati Tedeschi, lui, come soldato scelto, insieme ad altri tre subalterni, doveva riportare conto su di un registro, delle varie consegne .

Arriv? il famigerato 8 Settembre 1943, ma loro soli in mezzo ai campi, non ebbero cognizione delle conseguenze immediate .

Due giorni dopo arrivarono i Neo Avversari, con una piccola motrice, agganciarono i due vagoni ancora carichi, non conoscendo l?italiano, con l?indicazione decisa della canna di una Lugher, fecero accomodare in silenzio i quattro nuovi nemici, sulla motrice .

Quello che aveva pi? tagliatelle cucite sulle maniche, fece vedere loro il palmo della mano sinistra aperto, e sforbiciando con dito indice e medio della mano destra, ci simul? sopra una camminata veloce, tanto per far capire che, Lui, con la Lugher avrebbe fatto BUM BUM, nel caso realizzassero un pensierino, cosa che sottoline? con un veloce passaggio orizzontale della mano sulla gola, Verstanden ?? .

I quattro annuirono senza capire il perch? dell?inatteso cambiamento in corso d?opera .

Con il buio, la motrice, i vagoni ed i suoi ospiti, si avvi? verso nord .

Alcuni giorni dopo a Udine, le SS ?proposero? di scegliere tra due alternative, proseguire con un convoglio ?specializzato? di prossimo passaggio verso accoglienti campi di prigionia, il cui motto ?Arbeit macht Frei? faceva presagire molti stenti e molto lavoro, oppure, da prigioniero, unirsi spontaneamente vista la loro professione, a pelare patate nelle cucine da campo, al loro esercito .

Carlo C. rosso dalla vergogna, facendo finta di essere analfabeta mise una crocetta ai piedi del ?volontario? accordo, lo sbeffeggiarono, ma dentro di lui era fiero di non aver firmato col suo nome, ed essersi salvato da morte per fame .

Fu associato ad un gruppo di posatori di mine, e spedito nel nord della Francia in Bretagna, dove esattamente non lo ha mai saputo . Sempre mimetizzati nei boschi tra i fornelli, passarono l?inverno, tutto sommato tranquilli, poi a febbraio lo aggregarono ad una compagnia d?assalto della Wehrmacht, e finirono nel sud dei Pirenei ad espugnare il Principato di Andorra, che da quasi mezzo Secolo era in conflitto armato contro di loro .

Il Principato aveva dichiarato guerra all?Impero Germanico inizi 900, in occasione della Prima Guerra Mondiale, non sottoscrisse mai la cessazione di ostilit?, accogliendo finalmente la resa della Germania solo nel 1957, con grande sollievo dell?ONU. La lontananza, povert? ed esiguit? del loro esercito imped? loro, in tutti quegli anni, di andare ad annientare definitivamente i Tedeschi .

Arrivati al Principato l?unico botto che gli ricord? di essere in guerra, fu quello, di un veicolo anfibio con l?elica attaccata dietro che andava anche in acqua, che gli era scoppiata una gomma .

Le cose presero una piega umana, gli autoctoni viste le ingenti disponibilit? di armamenti della Wehrmacht, prudentemente non accennarono mai alla loro ancor valida ?Dichiarazione di Guerra?, anzi, con innato senso pratico svolsero proficue operazioni di scambio, uova fresche, burro, formaggi di pecora e capra ect. in cambio di farina bianca, qualche goccia di benzina, sale e zucchero, che dalla stremata Spagna post guerra civile, arrivava loro solo per sentito dire.

Queste leccornie fresche, permettevano a Carlo C. di preparare succulenti manicaretti al buon Comandante Meyer, facendolo pentire delle decisioni prese in alto loco contro l?Italia .

L?Oberfurer Meyer non era di carriera, anche se ostentava sul lato sinistro del petto quel ridicolo pallottoliere, rettangolini variamente colorati intercalati da lettere del sillabario, che generalmente si infoltisce e moltiplica senza ragione, con l?avanzare della calvizie, guerra o non guerra .

Sono solo lettura tecnica tra Generali, al loro introduttivo incontro . A cosa altro possono servire ?

Ricordano vagamente i cani che al loro primario convegno, ripercorrono l?albero genealogico del nuovo arrivato, annusandogli il buchetto tondo posto a poppa

Capo Meyer era stato sradicato dalle prealpi Bavaresi e dai suoi clienti (era Veterinario), messo al comando di questo drappello d?assalto, che se orfano dei bellicosi orpelli guerreschi che sfoggiavano sulle uniformi, oggi verrebbero scambiati non dico per attempati Boy- Scout, ma fantasiosi turisti inoffensivi .

Carlo C. nella precedente realt? faceva il cuoco in un affermato Ristorante di San Marino, ambiva un giorno mettersi in proprio, indipendente, come generalmente lo sono le persone inquiete, con il passaporto rinnovato sempre in mano .

Qui finalmente arriv? a concretizzare in parte il desiderio, non erano i clienti da lui vagheggiati, ma sempre di culinaria trattatasi .

Il pacioso Oberfurer Meyer, grato per il colesterolo aggiuntivo, concesse a Carlo C. il monopolio degli avanzi, e primo risciacquo del pentolame della cucina da campo, che il genitore di Saura Extebian Morales passava a raccogliere due volte al giorno, per ogni carico lasciava ai militari due Botijo di nauseante vino Marsalato Rosso, copiosamente tagliato con l?ottima acqua di fonte alpina locale .

Il padre della bella Saura, era allevatore di suini di e ovini , e per accordi sotterranei stipulati, appartava per Carlo C. un nascituro porcellino alla settimana, con obbligo di svezzarlo .

Carlo C. aveva voltato proficuamente le spalle alla tragedia, il capitale stava aumentando ed ingrassando, quel che conta era al riparo dall?inflazione galoppante di quel periodo, in ugual misura e certezza cresceva ricambiato l?amore per Saura, era sereno, non era lontano il giorno che avrebbe dato del tu a Don Felippe Extebian Morales, chiamandolo Pap? .

Era estate del 1945, l?Oberfurer Meyer gli confid? che sicuramente i giochi stavano per terminare, il nord della Francia era caduto in mano agli invasori (???), e sicuramente sarebbe arrivato l?ordine di partire .

Un giorno Carlo C. si accorse che stavano controllando olio motore e la pressione delle gomme, sia dei veicoli che dei cannoncini, prese un batuffolo di cotone imbevuto di benzina e lo mise tra il filare di denti e la guancia . Dopo un paio di ore tutta la mascella destra era irritata ed gonfia, si rec? sofferente da Capo Meyer, per chiedere permesso di recarsi ad Andorra la Vella a cavare il dente . Permesso accordato e firmato, mentre si allontanava guard? indietro, fece voti perch? una volta rientrati in Francia venissero tutti subito fatti prigionieri, evitando loro sofferenze inutili .

A casa del futuro suocero, raccont? i fatti, misero un p? di olio di oliva per attenuare l?irritazione, seppe che il capitale era aumentato a pi? di 70 suini ed alcuni stavano per procreare, niente baci a Saura con quella bocca, si avvio con Don Felipe su in montagna dove aveva un encierro con pi? di duecento tra pecore e capre, non si sa mai, meglio essere prudenti .

Passata la bufera, ritornarono i soliti governanti, come da tradizione centenaria, un anno il Delegato del Presidente della Repubblica Francese, l?anno successivo il Delegato del Vescovo della Spagnola Seo de Urgel .

Sposata Saura, trafugati i maiali un p? alla volta di notte, per impervi sentieri, al fiorente mercato nero, sia Francese che Spagnolo, si ritrov? con un bel gruzzolo, cinque riproduttrici e un focoso verro, che tra deliranti orgasmi, provvedeva solerte alla perpetuazione della specie .

Grazie alle conoscenze del Suocero, riusc? ad acquistare dal Comune a buon prezzo l?attuale stabile gi? antica latteria, primo piano spazioso appartamento, piano terra locale adatto alla futura attivit?, una volta ristrutturato il tutto . Affid? il verro e le sue concubine alle capaci conoscenze di Don Felipe, era l?anno fortunato, la gestione era del delegato Francese, che in due mesi gli mise in mano il Passaporto Andorriano, gli Americani non opposero resistenza, e con visto turistico per s? e Saura, si imbarc? a Barcellona sull?Andrea Doria verso New York, dove a Boston lo aspettava il fratello maggiore Ruggero C. col? emigrato nel 1934, ed ora prospero produttore e distributore di rinomate ?Piadine Romagna? Trade Mark .

Era il 1953, anno delle loro nozze e del loro viaggio di nozze, i tre mesi divennero quasi due anni, andarono a fare le foto alle cascate del Niagara, ed altre escursioni del filone Luna di Miele ,al ritorno di una di quelle, un p? spossati dagli eccessi, trovarono il regalo di nozze del fratello Ruggero C. una splendida Sudebaker color crema .

Carlo C. si era infettato appena sceso dalla Andrea Doria sulla banchina del Bronx, per un momento abbandon? la mano di Saura, per andare ad ammirare una Dodge che non identific?, (pi? tardi tra gli annunci dei giornali, scopr? che era Dodge Coronet Eight con motore ?Red Ram? il futuro famoso Hemi), era il suo primo incontro coinvolgente con le US Cars . Dopo pochi mesi riconosceva da qualsiasi insignificante dettaglio, Marca, Modello, anno di nascita di tutte le Americane su strada .

Ruggero C. prese atto che il contagio era ormai conclamato .

Inizio 1955, il momento di rientrare, le incantevoli montagne di Andorra esercitavano un richiamo appassionato, era tempo di realizzarsi per il futuro, il bilancio era stato positivo, avevano imparato anche l?Inglese, che sommato a Italiano, Francese, Spagnolo, Portoghese e Catalano (ancora vietato dal Generalissimo Franco) dava modo di stringere amicizie simpatiche sulla ?Michelangelo? nelle cui stive viaggiava anche la Studebaker con tutti i documenti in regola .

Erano occorsi nel frattempo molti importanti mutamenti, Don Felipe si era dato, quanto basta, alla politica, al posto dei maiali e del loro fango, aveva acquistato una vetusta Locanda con 20 camere, e vari box adibiti alla nascente industria termale, farsi spalmare tiepidi fanghi, celebrati gia dai Romani, quelli veri di una volta . Ristruttur? con lusso, facendolo divenire un moderno complesso, ambito da indolenziti Villeggianti .

Su a mezza costa, in montagna l? ?encierro? di pecore e capre era stato spostato altrove, li con Caterpillar residuati di Guerra, stavano sradicando gli alberi e lisciando il costone, per all?inverno tirare su con un vecchio verricello, un cavo ed un seggiolino in mezzo alle gambe, l?avanguardia di infervorati sciatori Francesi e Catalani .

Ed eccoc? estate 1961, ore 23, seduti a questo tavolo divenuto per due, ad scambiarci i ns. trascorsi in forma un p? telegrafica, quando si vuol informare molto, e sembra che il tempo si sia ristretto.

Una ottima bottiglia di lambrusco ci rendeva oltremodo loquaci e dispensatori di segreti, Carlo C. si guard? attorno con circospezione, il locale era chiuso e vuoto, ma non si sa mai, si chin? verso il mio orecchio, con la sinistra copr? il labiale alla vista, mi sussurr? :

CI SAREBBE UNA EDSEL DEL 58 .

Si ricompose, il segreto ora era compartito, si sentiva sgravato e mi regal? un sorriso corresponsabile .

L?ultima americana che avevo posseduto in Venezuela, era una Mercury 58, rossa e bianca, mi ero quasi pentito dell?acquisto al avere appreso che sarebbe arrivato una nuova creatura, precisamente la Edsel .

Ed eccola ricomparire, in questo deserto automobilistico . Mi sarei fermato un giorno extra dedicato a Lei, per conoscerla e studiarla da vicino, dopo tutte le turpitudini che avevo udito e letto .

Che fosse il pi? famoso e costoso Flop industriale di tutti i tempi, non solo era mondialmente risaputo, dopo di allora i pi? eclatanti e fragorosi fallimenti, venivano denominati ?Edselate? .

Io vado a memoria, nel 1954, anno in cui inizi? la progettazione della Edsel, la Ford vendette c/a 1.200.000 autovetture .

Per produrre e vendere in tre anni c/a. 110.000 automobili Edsel, la Ford mise al lavoro durante 4 anni i suoi migliori cervelli, una spesa astronomica di progettazione e messa in fabbricazione, 400 milioni di US $. di quelli anni . Per non parlare dei nuovi concessionari creati ad Hoc, andati sul lastrico, si parla si seimila sfortunati che avevano aderito .

Solo per scegliere il nome perdettero tempo per studiare assieme a pubblicitari 6.000, scomodarono pure noti poeti, per al finale dare la preferenza al nome del figlio primogenito di Henry Ford, deceduto negli anni 40 .

La famiglia non era d?accordo ma si procedette ugualmente .

Esiste tutta una letteratura specifica, sul fallimento e delle ragioni che lo decretarono, compreso l?elenco dei malanni che presentava la povera neonata, che non ho avuto opportunit? di leggere, ricordo invece quello che riportavano con sollazzo le riviste dell?epoca, in particolare una ; ?MAD?.

Appuntamento alle 8.30 del giorno dopo vicino al mio albergo, uno stabile di gi? sei piani, con garage in uno scantinato a due livelli, dotato di rampe di accesso .

Carlo C. mi attendeva , vestito a festa, molto all?americana, soprattutto la cravatta Hawaiana, il tutto bonariamente fuori luogo tra queste montagne .

Come era finita all?ultimo livello di quel sotterraneo ?

Era in uso in quegli anni un viaggio evocativo o di scoperta in Europa, e molti turisti preferivano la romantica traversata in confortevole e lussuoso transatlantico, accompagnati dalla loro automobile .

Altri che disponevano di meno tempo e pi? denaro (? quasi sempre cos?), iniziarono ad affollare gli aeroporti, purtroppo l?autonoleggio da noi causa le solite remore burocratiche, non era adeguatamente sviluppato, quindi sceglievi la macchina di tuo gusto, la pagavi li negli USA e te la consegnavano in Europa esentasse, con immatricolazione EE (Escursionisti Esteri) valida un solo anno mai rinnovabile, libera di circolare in tutta l?Europa di allora .

Al termine del periodo, se la tua agenzia in USA aveva trovato un compratore non residente Europeo, la poteva reimmatricolare a suo nome ed (EE) scorazzare per un altro anno, ma generalmente o si rimpatriavano pagandoci trasporto (non caro) e tasse, o la si lasciavano in vendita ad saloni specializzati, generalmente di isole Felici, tipo Montecarlo, Liechtenstein, dove si inseguivano acquirenti tra Consolati ed Ambasciate, che le reimmatricolavano legalmente come CD (Corpo Diplomatico) .

Se invenduta durante pi? o meno 4 mesi, il costo della sosta nei saloni o garage di queste eleganti ed amene localit?, si divorava il valore, ecco che la mite Andorra era preferita in caso di miraggio .

I modelli stuzzicanti, trovavano subito padrone, ma roba strana, con reputazione disdicevole e ?chiacchierata?, stentatamente convogliavano a seconde nozze .

Storia breve ma intensa, di una coppia di anziani (clienti di Carlo C.) da Annapolis capitale del Maryland, il loro figlio unico era morto nel corso della Seconda Guerra Mondiale, durante la battaglia di Limoges (Francia), e loro dopo anni di andata e ritorno, nel 1958 decisero di venire ad abitare in pianta stabile nella stessa Limoges , vicino al loro figliolo . Terminato l?anno da EE, portarono la Edsel qui nella speranza di venderla, e ripiegarono su una altrettanto eccentrica Ford Taunus del 1959 . Tutta qui la ricostruzione del passato.

Non so se durante la notte erano arrivati ordini, casualmente la Edsel era posteggiata in centro del locale, al posto N? 32, con il vuoto attorno a Lei, altre Americane, Ferrari e splendide Inglesi erano sistemate a dovuta distanza . Quando si parla di circostanze fortuite !

Con molto garbo spogliammo la immorale creatura tirata a lucido .

Ed eccola qui la ripudiata Edsel, modello Hardtop Citation, rossa e perla il tetto, motore l?ovvio 8V di 6700 cc, (se ricordo bene) e valvole in testa, con 12.000 Mgl. al buffo contachilometri, tenuta bene, senza graffi o botte .

Carlo C. mise a prova le mie celebrate conoscenze di Americane anni 50,

???vai dentro e apri il cofano che ti mostro il motore???

Cercai inutilmente un gancio da tirare, mi arresi alla figuraccia, entro lui e sfior? un tasto, e magicamente il cofano si sollev? elettricamente ( funzionamento previsto solo a motore spento), gli esami non finiscono mai .

Carlo C. chiam? il meccanico che la teneva in efficienza, e lo preg? di avviarla, si sedette al volante, manipol? alcuni tasti, e brumm, la sommessa sinfonia di un 8 cilindri vero e ancora non troppo silenziato, inizi? a prendere ritmo, e come il Bolero di Ravel, aumentando la cadenza, aumentava in m?, l?emotivit? .

Dalle mie orecchie sgorgarono gocce cristalline Swarosvki, evocative di nostalgie non ancora pacificate .

Arrivata la modulazione a circa 4mila giri, che interrompessero pure, chiesi di restare solo a soppesare l?infatuazione sorgente .

Promisi a Carlo C. di essere puntuale a mezzogiorno per la Saga del Tortellino, preparati a mano dalla versatile Saura, che cercava con disperazione di conversare in Emiliano .

Trovai una sedia, e visto il casuale spazio accordatomi, mi sedetti ad alcuni mt. ad osservare la parte posteriore .

Era il biennio triste, in cui le Americane o volavano tra le Galassie, grazie alle smisurate ali , o guizzavano nel traffico, subito individuabili grazie alle smisurate pinne evocative di timoni di coda, dei caccia combattenti, oppure guadagnare terreno lentamente, oberate dal peso di quintali di cromo al piombo, percorrevano poche Miglia con un treno di gomme, scoppiavano come petardi a carnevale, data la pesante mole.

Stranamente la Edsel era sobriamente spoglia dei tanto cari attributi evocativi, quasi modesta, chiss? perch? sollevarono discussioni roventi, le sottili luci di posizione longitudinali, poste in alto tra quasi il centro ed il finale del cofano, che evocavano secondo certi denigratori le sopracciglia di Greta Garbo . Quando si vuol screditare !, chiedo scusa per loro alla Divina Garbo .

Mentre scrivo sono passati 50 anni da allora, contemplo la foto, e con il senno di poi mi permetto dissentire, andando per metafore, tiro in ballo Richard Bach che negli anni 70 con il suo Gabbiano Jonatan Liviston mi fece sognare non solo con il testo, ma pure con una serie di fotografie di quel ideale gabbiano in volo, in particolare una , lo vedo planare con le ali distese, arrivare visto di fronte, socchiudo i miei occhi, ne rimuovo il corpo, guardando attentamente, in quelle ali stilizzate, ritrovo le luci di posizione della Edsel .

Forse che gia allora, il mio sub conscio, era sedotto dal tentativo anticonformista di gabbiano Jonatan, lo approvavo perch? in simbiosi, anzi un credo esistenziale . Detto questo, la parte posteriore non era poi stata cosi determinante nel disastroso Flop .

Spostai la sedia sul davanti, sempre alcuni mt. di distanza, per godere di una visione integrale .

Prima di entrare in merito, riprendiamo dalla rivista MAD un vignetta in quattro quadri che fece scalpore :

1) vista di una sala di attesa di un famoso Ginecologo, le clienti in aspettazione denotano la

diversit? e multi etnicit? della clientela, dalla corposa matrona di colore, alla arzilla vecchietta

pensionata troppo truccata, alla acida casalinga che sembra aver appena bevuto un sorso di aceto

2) Il Ginecologo terminato il lavoro, sia avvia alla sua Edsel, prudentemente girandogli dietro per

arrivare al posto di guida (evitando di dover vedere il frontale)

3) Il Ginecologo entra in casa, trova la graziosa mogliettina vestita (?) di un corto Baby Doll distesa

sul letto ???caro non mi dire che hai mal di testa anche questa sera !!???

4 ) Sempre lui, la guarda arcigno, dirige al bagno a vomitare .

Osservavo con attenzione quella calandra verticale, pietra dello scandalo nazionale, devo ammettere che si, troppo simile ad una ?Vulva in attesa? .

Giustamente ?L?origine del mondo? di Gustave Courbet ? un quadro esposto in museo, non gironzola tutti i giorni per le strade in migliaia di copie, ed ? in pi? un capolavoro .

Scusatemi, non voglio diventare scurrile, ma gi? 50 anni fa, si poteva pubblicamente scrivere e parlare se pur a volte velatamente o per metafore, oggi che in occasione del raduno annuale della Famiglia Allargata, il moderno Nonno seduto ancora capo tavola, prima del pranzo, legge agli astanti un trafiletto non pi? dei Salmi, ma dei ?Monologhi della Vagina? di Eve Ensler , credo che finalmente senza peli sulla lingua si possa evocare il fataccio, magari evitando di usare il tetro e cavernoso termine tecnico ?Vulva? che fa venire la pelle d'oca, parliate come mangiate, direbbe la nonna.

Il Canadese di nascita (Qu?bec Francese ?????) a capo del progetto Edsel, l?ing. Roy Brown, in una famosa conferenza stampa, ribatt? al Capo degli Evangelisti che da una ora lo stava schernendo e denigrando, tacciandolo da immorale e licenzioso libertino :

???Sino alla fine del primo millennio i Cavalli ?Tiravano? a mezzo di un Giogo costituito da una barra di legno sistemata al finale del collo e tenuta al posto da cinghie di cuoio, che non impedivano per? il respiro, sistema molto macchinoso e poco efficace, il Cavallo a differenza del Bue tiene il collo-testa in alto .

Quando arriv? dalla Cina grazie ai Mongoli l?uso del Horsecollar (collare da tiro) ben imbottito, che permetteva un appoggio meglio distribuito, crebbe il rendimento del tiro di un 30 %, ed a questa epocale innovazione ci siamo ispirati nel progettare le forme della calandra, per affinit? raffigurava pi? potenza di tiro disponibile della nostra automobile, per rapporto ad altre.???

Gli evangelisti ed altre Sette ortodosse non accettarono mai questa interpretazione giustificativa, nessun predicatore girava le contee in Edsel, anzi impostarono una corrosiva campagna denigratoria contro quei sudicioni ed il loro generato .

Fu tale la loro furia iconoclasta che dopo una decade, delle 110.000 Edsel prodotte, si stima ne restassero poche migliaia .

Oggi dopo 50 anni vorrei far conoscere a quei ?Divulgatori?, che suppongo gi? tutti in paradiso, le recenti quotazione di quelle licenziose immorali creature :

Edsel 1958 normale 4 porte c/a US $ 100.000.-

Edsel 1958 due Porte Hard-Top c/a US $ 150.000.-

Edsel 1958 Convertible US $ c/a 200.00.-

Coppia originale delle chiavi di accensione US $ 500.-

Prezzi ovviamente per autovetture in perfetto stato, come nuove, oramai introvabili .

Allora incuriositi dal fenomeno, ci si misero quasi tutti i giornali a dividere le opinioni ed aumentare le proprie vendite, trasformarono il tutto in una fonte inesauribile di sberleffi, sollazzi, doppi sensi, ed a volte serie analisi e giustificazioni .

D?accordo il collare da tiro, ma perch? al suo interno un altro ancora pi? piccolo ?

Scesero nell?arena quotati strizzacervelli, supposero che Roy Brown fosse nato con taglio cesareo, quindi affetto del ?complesso della vagina? , scomodarono ?Ricerca Motivazionale? che spingeva il consumatore a preferire ?fattori stimolanti?, S.Freud e discepoli, di tutto e di troppo .

La povera Edsel non ce la fece pi? a recuperarsi .

A nulla serv? camuffare goffamente quella ?vagina in attesa? nel modello 1959, troppo tardi .

Usci ingloriosamente di produzione nel 1960, per ironia della sorte molti dei suoi pezzi, li ritroviamo nel fragoroso successo della sostitutiva Comet .

Queste reminiscenze mi fecero riflettere, se mai l?avessi comperata, come avrebbero reagito nella ?apparentemente? Cattolicissima Spagna ?

Per il resto la macchina personalmente non dispiaceva, ricordava vagamente l?ultima mia Merkury, era priva di fronzoli pacchiani, era una macchina Americana un mondo a s? stante, questo nuovo mondo, che consumi a parte, aveva una sua ragione di esistere in quell?esteso contesto geografico, meccaniche robuste e semplici era sino ad allora l?imperativo .

Per esempio Ford present? nel 1932 (fu Edsel Ford) il suo primo 8 cilindri a V, migliorandolo qualche volta, arriv? alla sostituzione con un modello nuovo solo nel 1954, (22 anni dopo) e parliamo di un motore nato a valvole laterali ad aste e bilancieri, che opportunamente rimaneggiato da capaci preparatori, e dotato di pezzi Aftermarket, ha raggiunto potenze di oltre 800 Cv, barbarit? per un aste a valvole laterali, indice per? di una robusta costruzione degli elementi basici .

Ma tutto questo non salv? la Edsel , che disponeva gi? del nuovo motore ?Y Type?.

La meccanica, che come detto era affidabile, dove invece fece storcere il naso giustamente, fu la rivoluzione accessorista, soprattutto il fatale cambio Teletuoch .

Qui la combinarono veramente grossa, misero il totale dei canonici 5 pulsanti del cambio automatico : L = low Ridotta, P = parking Parcheggio, D =drive Marcia normale, N =neutral Folle, R = reverse Retromarcia, al centro del volante al posto dell? usuale claxon .

Immaginate zio Henry guidando tranquillo, in un momento di panico, cosa ti combina se pensando di suonare il claxon pigia uno di quei bottoni ? Catastrofe annunciata .

Rimediarono nel 1959 tornarono all?antico e collaudato posizionamento a leva .

Le altre amenit? bisognava solo sperare che non abbisognassero di interventi , un groviglio di fili a modo loro ordinati, automatismi appena nati e sconosciuti ai meccanici, che come dice il nome si occupavano prevalentemente di meccanica .

Mi innamorai dell?indicatore di velocit?, stesso principio delle bussole nautiche con lettura orizzontale, o come certe CX Citroen, forse non tutti apprezzano .

Era ora di recarmi a pranzo, sarebbe sgarbato non gustare i freschissimi tortellini fatti a mano, ci impiegammo pi? di due ore per alzarci dal tavolo, avevo fatto rapporto a Carlo C. su tutto ed incuriosito Saura che voleva vedere sta benedetta Vagina .

Senza perdere tempo visto che il mio Passaporto non conteneva ancora stampigliato il visto di residente in Spagna o paese Europeo, mi present? una offerta verbale : Targhe e documenti di circolazione Andorriani validi un anno non prorogabile, controllo macchina, assicurazione Andorriana a mio carico 110 $ valida un anno, solo conto terzi . Prezzo non trattabile 350 $, somma interamente devoluta ai due vecchietti di Limoges

Sapevo che l?avrei comperata, ma come da mia abitudine mi riservai 24 ore per impegnarmi con una risposta irrevocabile . Il pomeriggio ritornammo alla macchina, Saura quando vide la calandra esclam? :

???? E? vero, ma ? di una Balena???? Non sapevo che Saura praticava Subacqueo .

Il meccanico in tutta sincerit? mi inform? sullo stato dell?opera :

1) mai inserire una marcia se non pigiato il freno, non era detto che si inserisse quella prescelta

2) provare lentamente con dolcezza in che in che direzione si muoveva la macchina se si muoveva, altrimenti spengere il tutto e riprovare

3) una volta in marcia, e durante, la trasmissione funzionava correttamente, solo un p? di attenzione ripartendo da una sosta al semaforo

4) non fidarsi delle luci di direzione, a volte lampeggiano all?incontrario, per le svolte a sinistra meglio non usarle, per non generare confusione a chi segue, ma indicare con il braccio teso, le svolte a destra inutile segnalarle, ma se indispensabile, segnare con il braccio verso il cielo, all?Australiana disse lui, alla Sudamericana aggiungo io. Seppi cosi che lui era stato molti anni ad Adelaide e per questo conosceva le belle Americane

Questa macchina inizi? ad affascinarmi, sentivo che mi avrebbe divertito, come quelle donne un po? complicate, che non ti annoiano mai, sempre e quando non siano le proprie mogli .

Altro vantaggio non avrei mai potuto prestarla, soprattutto alla moglie, che contenta avrebbe avuto la 403 per s? .

Per contro mi spaventavano i consumi, i prezzi non erano quelli del Venezuela, usarla solo con intelligenza .

Forse stavo facendo una sciocchezza, ma mi dissi che mi avrebbe aiutato a tenere duro quando bisognava mandare gi? certi rospi indigesti che sicuramente all?inizio mi sarei trovato a digerire .

Il giorno dopo fatte tutte le fotocopie, firmato il necessario, pagata l?assicurazione, dato anticipo di 200 $ , il saldo sarebbe arrivato dalla Svizzera, decidemmo di attendere per immatricolarla, che io avessi disponibile il tempo per venire a ritirarla, cos? guadagnavo sull?anno utilizzabile per circolare

Carlo C. era raggiante, contento per m?, e per i due di Limoges , mi fece conoscere la sua versatilit? culinaria, regalandomi per la sera un succulenta Paella, ma non di riso, ma di pasta, specialit? Mallorchina molto ricercata, che consiglio a chi si reca nell?Arcipelago .

Dovevo ripartire e completare il giro completo di ricognizione, che nel tratto gi? percorso era stato molto promettente, sarei rientrato a Madrid non prima di tre settimane, tra rapporti, riunioni, e decisioni, prevedevo ritirare la Edsel non prima di due mesi .



edmondo
<img src="https://www.usacarsforum.it/forum/images/smilies/confused.png" alt="Confused" title="Confused" class="smilie smilie_13" />archaha: senza parole.
[quote name='funnycar' post='226367' date='17/7/2009, 15:09']<img src="https://www.usacarsforum.it/forum/images/smilies/confused.png" alt="Confused" title="Confused" class="smilie smilie_13" />archaha: senza parole.[/quote]



Quoto Funnycar,anzi aggiungo due parole:bello,bello...

Guest

<img src="https://www.usacarsforum.it/forum/images/smilies/confused.png" alt="Confused" title="Confused" class="smilie smilie_13" />archaha: <img src="https://www.usacarsforum.it/forum/images/smilies/confused.png" alt="Confused" title="Confused" class="smilie smilie_13" />archaha: <img src="https://www.usacarsforum.it/forum/images/smilies/confused.png" alt="Confused" title="Confused" class="smilie smilie_13" />archaha:
E bravo Neolo32 che ci delizia con un'altro racconto.

Stasera me lo leggo tutto.

ciao
Dovr? prendermi ferie per legger tutto, ma stasera prima di andare a letto vedr? di allietare i miei sogni con questo racconto.

Complimenti Neolo32
Avvincente ed intrigante. anch`io ho avuto una Edsel, una Corsair col 5900 ma del 1959. Motore incredibile macchina stupenda. Ma non ho una storia cosi` bella da raccontare. Attendo con impazienza la seconda parte.