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Versione completa: Hot rods, hot rodders ed hot rodding
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[quote name='paolo' post='91622' date='12/11/2007, 12:20']Questo ? tra i topic pi? cool <img src="https://www.usacarsforum.it/forum/images/smilies/confused.png" alt="Confused" title="Confused" class="smilie smilie_13" />choiked:



Se non scriviamo non ? per mancanza di interesse ma per non intasare questi fantastici racconti di storia



continua Funnycar :omino:[/quote]

Quoto!!



E poi basta guardare il numero delle visite, il topic ha gi? superato i 1800 contatti, mica male <img src="https://www.usacarsforum.it/forum/images/smilies/confused.png" alt="Confused" title="Confused" class="smilie smilie_13" />archaha:



:banana: :omino: :omino: :omino: :omino:
Io sono old style, retro-minded, narrow-minded, o quant'altro, ma per me un hot rod ? pre 49. Che sia Chevrolet, Ford o Mopar non fa differenza. Una Chrysler 300 nuova, modificata, o una Impala SS del 95 con i cerchi da 22, i neon e il volumetrico non sono un hot rod.
Dal mio punto di vista , penso che ognuno di noi nella classificazione di Hot Rod o Custom car si leghi pi? ad un associazione di ci? che vede che al come ci si ? arrivati.

Da qui gli abbinamenti, automatici mentali,che ci portano ad identificare una Ford del 32 all? Hot Rod per eccellenza .

La Custom car per eccellenza rimane invece la Mercury anni 49/50 ed a lei associo la nascita del Custom . Credo che sia anche fondamentale dire che il Custom non pu? cogliere ne tutti i modelli in modo indistinto, ne proseguire a tempo indeterminato. Esattamente come per l? Hot Rod necessita di una fine .



Le varie trasmissioni televisive degli ultimi anni , oggi pluri contestate in america perch? parlano di Hot Rod per petrolieri , ci propongono di diventare Hot rodder semplicemente impegnandoci economicamente per le prossime 4 o 5 generazioni .



Qualora dovesse ancora esistere un Hot rodder , allora ritengo che nell? immaginario di ognuno di noi, chi costruisce o fa costruire un Hot Rod scegliendo le componenti prima meccaniche e poi estetiche, sporcandosi le mani o facendosi aiutare nel costruirlo da persone che lo fanno di professione potrebbe considerarsi un Hot Rodder.



Se cosi? non fosse allora anche l? Hot rodder avrebbe una fine e non un evoluzione, perch? ognuno di noi dovrebbe avere vissuto un contesto sociale che lo ha portato a maturare tali competenze. Rimarrebbe comunque il correrci sopra, ma questo vorrebbe dire solo che esiste la macchina del tempo.



L? unica macchina del tempo ? l? Hot Rod e se non avesse una fine non avrebbe lo stesso fascino.



L? Hot rodder pu? evolversi l? Hot Rod no !!



Esempio di fascino :. Rod & Custom gennaio 2008 ? ED ROTH?S ORBITION IS FOUND ?
Esempio di fascino :. Rod & Custom gennaio 2008 “ ED ROTH?S ORBITION IS FOUND “

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...Che poi sia stato utilizzato come "cassonetto" per i rifiuti di un porno shop ? scandaloso! <img src="https://www.usacarsforum.it/forum/images/smilies/confused.png" alt="Confused" title="Confused" class="smilie smilie_13" />choiked:

funnycar
<img src="https://www.usacarsforum.it/forum/images/smilies/confused.png" alt="Confused" title="Confused" class="smilie smilie_13" />choiked: <img src="https://www.usacarsforum.it/forum/images/smilies/confused.png" alt="Confused" title="Confused" class="smilie smilie_13" />choiked: <img src="https://www.usacarsforum.it/forum/images/smilies/confused.png" alt="Confused" title="Confused" class="smilie smilie_13" />choiked: <img src="https://www.usacarsforum.it/forum/images/smilies/confused.png" alt="Confused" title="Confused" class="smilie smilie_13" />choiked:



Per chi non ha R&C sottomano



Ritrovato in Messico Orbition un Hot rod creato da Ed Roth nel 1964 e disperso dai primi anni 70 .



Veniva utilizzato come mezzo promozionale fuori da un negozietto di "libri hard".



Se lo sapevo mi mettevo a frequentarli anch'io .



Quelli in Messico naturalmente!!



[url="http://imageshack.us"][Immagine: 01orbit01ayw0.jpg][/url]
?Le macchine erano costruite come un pasticcio di pezzi meccanici. I ragazzi non erano ansiosi di costruire qualcosa di diverso, e cos? mettevamo insieme parti di diversa provenienza per vedere se la cosa avrebbe funzionato?. Wally Parks, nella prefazione a ?Hot to Build Real Hot Rods?, di LeRoi ?Tex? Smith. Con questo credo sia il caso di chiudere la discussione su che cosa debba o possa essere uno hot rod: ognuno ha maturato le proprie convinzioni e credo sia giusto cos?.



Mi farebbero molto piacere domande, domande, domande.

Grazie

<img src="https://www.usacarsforum.it/forum/images/smilies/confused.png" alt="Confused" title="Confused" class="smilie smilie_13" />choiked:

funnyacr
Parla un po' del tuo dragster....che fine ha fatto....????
[url="http://s223.photobucket.com/albums/dd151/Roth_Orbitron/"]http://s223.photobucket.com/albums/dd151/Roth_Orbitron/[/url]



Qualche altra foto dell ' Orbitron.

E qui come ? stato ritrovato in Messico



[Immagine: ORBITRON003.jpg]
Apriamo la parentesi su ?DRAGone?.

Avviso chiunque legga che ogniqualvolta sono costretto a parlarne (o scriverne) provo la medesima sensazione che immagino debba provare un padre cui ? morto il figliolo in tenera et?. Le cose iniziarono, pi? o meno, intorno all?esibizione di Tony Nancy, con ?Blue Wedge?, sul rettifilo dell?Autodromo Nazionale di Monza, Novembre 1966. Aldo (mio fratello) ed io avevamo, da qualche tempo, molte idee in testa ed una di queste era la costruzione di ?qualcosa?: dopo che l?Ing. Fabio Buzzi ebbe presentato su Quattroruote il suo Hot Rod motorizzato Lancia Aurelia, ci orientammo verso il dragster anche perch? Abarth e BMW erano impegnati nella lotta per la conquista dei records sulle ?brevi distanze? ed i giornali sportivi seguivano regolarmente la lotta a distanza, sempre sul rettifilo di Monza.

Per un casuale colpo di fortuna (l?unico in tutta la vicenda) riuscimmo a metterci in contatto con la CALTEX, allora rappresentata da una grande Agenzia Pubblicitaria, attraverso la quale riuscimmo ad avere la sponsorizzazione (dieci milioni di lire) ed altri contatti con la Good Year, Magneti Marelli, Champion e Weber, definibili oggi ?Sponsors Tecnici?.

Il deus ex machina (negativo) di tutta la faccenda ? il meccanico-pilota-costruttore (i nomi non devono interessare, se non li nomino) il quale si offr? di costruire il mezzo dietro ?rimborso spese? pi? che logico. Il Tizio, forte di un palmares fitto di soli piazzamenti nella Categoria Turismo di allora, inizi? a costruire il telaio su mio disegno (? ancora nel mio archivio, in originale) ma, quando venne fuori (demolitore) un Chrysler ?Firepower? inizi? a rendersi conto che quella bestia sviluppava multipli della potenza che era abituato a controllare: il telaio fu ?rinforzato? pi? volte fino ad arrivare a pesare quanto avevo calcolato avrebbe dovuto pesare ?tutta? la macchina.

L?architettura di DRAGone era innovativa perch? solo Tony Nancy aveva costruito un paio di dragster ?rear-engine? ma ci piacevano moltissimo: avevamo intuito che quella era ?the way to go?. Don Garlits arriv? al medesimo concetto solo nel 1971, dopo l?incidente sulla Lions Drag Strip nel 1970. In ogni caso la carrozzeria aerodinamica (con cockpit chiuso come quelli degli aviogetti) fu costruita in lamiera e non in fiberglass perch? la Pininfarina chiedeva circa quindici milioni per realizzarla: ovviamente il lamierino ?pesa? e DRAGone si dirigeva verso la categoria dei pesi-massimi, ormai fuori controllo. Gli ultimi due ?problemi? furono gli alettoni posteriori e la frizione: tubi, lamierino e rivetti aggiunsero qualche decina di ulteriori chilogrammi, mentre la frizione, notoriamente debolissima, fu prelevata da un camion della FIAT. Non parliamo di discussioni perch? il sottoscritto (allora ventiseienne) pur forte teoricamente, fu messo a tacere con reiterate minacce di sospensione della costruzione, soprattutto dopo che Caltex ed Agenzia Pubblicitaria ebbero visionato il ?mezzo?, per iniziare a sborsare le somme pattuite.

In vista della pecunia Tizio alz? ulteriormente la posta, pretendendo la paternit? della progettazione e, udite, udite, presunti (solo presunti) brevetti di miglioramento industriale per il veicolo ?dragster? in Italia. Nel frattempo incassava cospicui assegni: un milione e duecentomila lire solo per le sospensioni anteriori ?indipendenti?. A quella cifra, all?epoca, era possibile acquistare una Fiat 124 nuova di zecca.

Nonostante non fosse ci? che Aldo ed io avevamo pensato, DRAGone, in uno stand alla sinistra dell?entrata del tendone dell?allora Saloncino dell?Auto Sportiva montato nel prato di Monza, ebbe un successo straordinario: quello della Caltex era lo stand pi? visitato di tutta la Mostra.

Il seguito al prossimo post.

funnycar
Le ?prove? di DRAGone.

La mancanza di DRAGone nello Stand Caltex fu subito notata e la soddisfazione dei Visitatori solo parzialmente addolcita dalla comunicazione che ?il dragster? avrebbe provato, in mattinata, sul rettifilo dell?allora ancor esistente ?Anello dell?Alta Velocit?? (quello costruito in cemento per ospitare gare di Indy Cars). Il lato amaro fu: segretezza assoluta, divieto assoluto ai Giornalisti di entrare nel ?recinto?, accesso consentito esclusivamente al Team di Tizio. In parole povere neppure io fui ammesso alle ?prove tecniche?.

Premesso che la prima accensione del Firepower, in Officina, provoc? l?arrivo di una squadra di Vigili del Fuoco, perch? un Condomino del palazzo li aveva chiamati presumendo l?esplosione del serbatoio d?aria compressa dell?Officina, verso le undici, quando io, nello Stand, avevo gi? consumato le suole delle scarpe e fumato quasi un pacchetto di sigarette, si ud?, al disopra del rock and roll suonato a tutto volume sotto il tendone, il ?rombo? dell?accensione: due levette, pompa elettrica della benzina e start per l?avviamento. I quattro Weber doppio corpo ed i loro leveraggi iniziarono ad essere solleticati ed il concerto divenne quello di un cannoncino dell?antiaerea (che ricordo, essendo bambino durante la guerra) con udibilissimo ansimi in fase di rilascio. Un vero entusiasmante concerto ?in crescendo? (8 scarichi liberi in tubo tondo d?acciaio, ?built? da Aldo e me, il giorno di Pasquetta 1967).

Qualche minuto di borbott?o (presumibile sistemazione del ?pilota? vestito dalla tuta ignifuga della Simpson nell?abitacolo) e un paio di accelerate ancora: urlo sovrumano dell?accelerata ?decisiva? e immediata, inattesa, tragica caduta del tono fino al silenzio totale (solo la musica nel padiglione). Dopo un?ora DRAGone, silente, viene trainato nello Stand e l?unico commento fu :?si ? bruciata la frizione?. Come? ?si ? bruciata la frizione, cosa ci posso fare??.

La Caltex aveva pianificato, come ritorno della sponsorizzazione, l?istituzione di un ?succursale? del DRAGoons? CLAN (il nostro Hot Rod Club) in ogni loro distributore d?Italia.

Non appena venuta a conoscenza della ?tragedia? la macchina organizzativa CALTEX entr? immediatamente in azione e fu proposto di comunicare alla ?Borg & Bech? inglese i dati ?geometrici? di volano e frizione per avere tra Firepower e differenziale un ?sostituto? della massima affidabilit? (erano usate anche in Formula 1 ed i 600 HP non spaventavano nessun?altro che non fosse ?il pilota?). Disponibile entro quindici giorni dalla ricezione dei dati, ?spese a carico nostro? (Caltex e Borg & Beck).

?Non comunico niente a nessuno: il dragster ? brevettato a mio nome?.

A nulla valsero gli sforzi congiunti di una ?task force? (Agenzia Pubblicitaria, Caltex, Avvocati) che basava la richiesta sui nomi dei Teams di F1 gi? Clienti, i quali non temevano, assolutamente, che la Borg & Beck ?copiasse? le loro architetture.

A Novembre DRAGone fu esposto, ancora nello Stand CALTEX, al Salone dell?Automobile di Torino: passavo oltre dieci ore al giorno a rispondere a domande di tutti i generi (anche del tipo ??che cos??, una macchina agricola??), cercando di mantenere centinaia di persone a debita distanza dal recinto in ?cordone rosso? che delimitava lo spazio off limits?

funnycar
?dov?e finito DRAGone??



La proposta causa legale tra ?Franco Canina, legale rappresentante in quanto Presidente del DRAGoons? CLAN? ed il Tizio ebbe fine per un patteggiamento in seguito al quale, per reali minacce e presunti debiti ?non saldati? a Tizio (avevo perso mio padre da soli quattro anni e, con il mio stipendio, pagavo le rate a Medici e Farmacisti), quest?ultimo ebbe riconosciuta la propriet? di DRAGone, della tuta ignifuga e del paracadute di frenata Simpson (mai usato?).

Tutto ci? nonostante sia possibile, ancor oggi, dimostrare (documenti in originale a mie mani) il totale pagamento di tutte le fatture emesse, Alberghi, trasferte con mezzi propri, carburante pagato con ?buoni benzina? rilasciati dalla CALTEX al DRAGoons? CLAN.

Al DRAGoons? CLAN rimase la sponsorizzazione (troncata immediatamente e giustamente dalla Caltex dopo Torino) e la propriet? del ?marchio? distintivo del CLAN (lo scudetto con il Dragone).

DRAGone, per quello che mi ? dato sapere, ?non esiste pi??: Aldo ed io abbiamo reiteratamente seguito ?voci? che lo davano come ?venduto?, di volta in volta, ad un Collezionista o ad un non meglio identificato Museo in Francia, ma non ne esiste, pi?, traccia.

Questo, ripeto, per quanto mi risulta.

Ho, recentemente, esibito ad un mio amico (non lo voglio nominare, ma ? straconosciuto nell?ambiente delle ?americane?) tutto ci? che prova quanto ho scritto: contratto di sponsorizzazione firmato ?in originale?, progetto redatto su carta millimetrata con inchiostro di china ?in originale?, lettere in ?originale? dell?Agenzia, della Caltex ed anche ? della Borg & Beck. Tutte.

E? un episodio della mia vita, chiuso volontariamente perch?, in parte, causato da ?mia inesperienza e dabbenaggine?, non lo posso e non lo voglio negare. Pu? essere di aiuto a chiunque ne venga a conoscenza e solo ed esclusivamente per questo motivo ho accettato (controvoglia) di scriverne ancora? Anche perch? sono riuscito a conservare due cerchioni e cinque pneumatici GoodYear ancora recanti le etichette Alitalia che dimostrano la provenienza dagli U.S.A. e sono destinati a diventare un paio di tavolini da salotto per l?abitazione di mio figlio Mario, Harleysta dalla nascita?

Funnycar

P.S. La descrizione tecnica e le foto di DRAGone sono state pubblicate sul n. 2 di CRUISIN?

:handddd:
Ciao Franco,



come tu ben sai...la storia io la conoscevo gi?...ma rileggerla mi crea ogni volta una forte emozione che purtroppo diventa un colpo allo stomaco sul finale, pensando che per l'ignoranza e la cattiveria di una persona meschina sia andato tutto perduto...ora comunque pensiamo al futuro :handddd:



Saluti a presto...dovrei scendere per il ponte di sant'Ambrogio o al limite per le vacanze di Natale.



Clivio.
Caro Clivio,

Grazie...aspetto una tua telefonata.

Franco :handddd:

Guest

Mi inchino e quoto in toto Paolo :handddd: ! Cosa possiamo chiederti :handddd: ?!
Davvero emozionante. Io me lo ricordo a Torino, avevo una decina d'anni, e rimasi folgorato. Grazie per averne parlato ancora.



PS: magari dico una vaccata, ma non ? stato al museo dell'automobile Carlo Biscaretti a Torino?
[quote name='mopar' post='91963' date='14/11/2007, 16:04']Davvero emozionante. Io me lo ricordo a Torino, avevo una decina d'anni, e rimasi folgorato. Grazie per averne parlato ancora.



PS: magari dico una vaccata, ma non ? stato al museo dell'automobile Carlo Biscaretti a Torino?[/quote]



Caro Mopar,

al Biscaretti di Torino c'? effettivamente un dragster, ma ? un cosiddetto front-engine americano.

Appena riuscir? a trovare la documentazione ti (e vi) dir? di che cosa si tratta.

funnycar
Ed ecco che cosa ? il dragster al Museo dell?Automobile di Torino:

Hawaiian di Roland Leong, telaio Don Long pilotato da Don Phrudhomme.

Passo 184 pollici; motorizzazione Chrysler Hemi 426 con volumetrico ed iniezione; riprodotto pi? volte in modellini, in varie scale. C?? una fotografia nelle news del sito [url="http://www.americancarsclub.it/news.html"]http://www.americancarsclub.it/news.html[/url]

Per completezza d?informazione mi risulta che il Museo di Torino sia attualmente in ristrutturazione: dovrebbe essere riaperto il prossimo anno.

funnycar

:handddd:
Al Museo era stato l'ultima volta 35 anni fa, la memoria ormai....
Io avevo il modellino, di DragOne...
Il dragster di Torino ? con Hemi 392, non 426....spinterogeno dietro anzich? davanti....sempre Hemi ? comunque.

Mopar rules.....
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